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Cari lettori, vorrei condividere con voi le parole di Francesco durante l’udienza generale in piazza San Pietro. Oggi vorrei parlare dei “frutti dello Spirito Santo”, come amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé. Questi frutti sono il risultato di una collaborazione tra la grazia e la nostra libertà. Non tutti possono essere apostoli o profeti, ma tutti possiamo e dobbiamo essere pazienti, umili, operatori di pace e così via.

La gioia, come sottolinea Francesco, è uno dei frutti dello Spirito Santo. La gioia del Vangelo riempie il cuore di coloro che si incontrano con Gesù. Anche se ci sono momenti tristi, la pace e la gioia con Gesù sono sempre presenti. Questa gioia, diversamente da quella umana, può rinnovarsi ogni giorno e diventare contagiosa. La gioia frutto dello Spirito non si consuma con il tempo, ma si moltiplica condividendola con gli altri.

Francesco ci racconta di Filippo Neri, il santo della gioia, che aveva un amore così grande per Dio che la sua gioia sembrava far esplodere il cuore. Filippo Neri partecipò al Giubileo del 1575 e fu un vero evangelizzatore attraverso la gioia. Come Gesù, perdonava sempre, insegnando che Dio perdona sempre e che la gioia sta nel essere perdonati da Lui.

La parola “Vangelo” significa lieta notizia, quindi non possiamo comunicare con tristezza, ma con la gioia di chi ha trovato un tesoro nascosto. San Paolo ci esorta a essere sempre lieti nel Signore e a far conoscere la nostra amabilità a tutti. Quindi, cari lettori, siate lieti con la gioia di Gesù nel cuore.

Questa riflessione di Francesco durante l’udienza generale ci ricorda l’importanza di vivere con gioia e condivisione, diffondendo la gioia del Vangelo a tutti coloro che incontriamo. Che la gioia dello Spirito Santo possa guidarci nella nostra vita di fede e nell’amore verso il prossimo. Grazie per aver letto e condiviso queste parole di Francesco con me.