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Un figlio di 45 anni è stato arrestato per aver aggredito la madre anziana nella loro casa a Roma, situata nella zona di Testaccio. Questo non è stato il primo episodio di violenza, poiché la donna aveva chiamato i soccorsi solo pochi giorni prima per essere stata vittima di schiaffi, calci alla schiena e tirate di capelli da parte del figlio.

La vittima, una donna di 70 anni, ha nuovamente chiesto aiuto dopo essere stata picchiata e mandata in ospedale. I carabinieri della Stazione Aventino sono intervenuti presso l’appartamento di via G.B. Bodoni e hanno arrestato il figlio in flagranza di reato. L’uomo era già sottoposto all’obbligo di firma in caserma per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Questo secondo episodio di violenza ha portato all’imposizione di un divieto di avvicinamento alla casa familiare per il figlio. Durante l’ennesima lite con la madre anziana, l’uomo l’ha colpita con schiaffi al volto, calci alla schiena e ha persino strappato ciocche di capelli. La donna è stata soccorsa dai militari e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale dell’Isola Tiberina per le cure necessarie.

Grazie ai gravi indizi di colpevolezza raccolti, i Carabinieri hanno proceduto all’arresto del figlio 45enne e lo hanno accompagnato presso il carcere di Regina Coeli. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha imposto il divieto di avvicinamento alla casa familiare per l’uomo.

Questo non è stato il primo episodio di violenza della famiglia, poiché il figlio era stato arrestato anche il 20 febbraio precedente per aver picchiato la madre. Durante quell’episodio, i carabinieri avevano sentito le urla e gli insulti del figlio mentre maltrattava la donna. All’arrivo delle forze dell’ordine, l’aggressione era ancora in corso e l’uomo era stato immediatamente arrestato.

Durante la perquisizione successiva, sono stati trovati 130 grammi di marijuana nascosti in un barattolo in cucina, insieme a due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e un paio di manette prive di matricola. Nonostante l’obbligo di presentarsi in caserma imposto precedentemente, l’uomo ha continuato con il comportamento violento, portando alla necessità del divieto di avvicinamento alla casa familiare.

Questi episodi di violenza domestica mettono in evidenza la gravità della situazione e la necessità di proteggere le vittime da abusi futuri. Sono necessarie misure di protezione più efficaci per garantire la sicurezza e il benessere delle persone vulnerabili all’interno delle proprie famiglie.