Quattro cittadini indiani positivi al COVID-19 sono rientrati a Latina, dove lavorano principalmente nella logistica e come braccianti. La notizia preoccupante è stata confermata il 12 Luglio 2020, insieme all’allerta riguardante il rientro di numerosi lavoratori migranti, in particolare braccianti indiani. Un cittadino bengalese è stato anch’egli trovato positivo al virus dopo il suo ritorno dal paese d’origine.
La situazione ha spinto l’Asl a avviare un monitoraggio e un’indagine epidemiologica per contenere eventuali focolai. Inoltre, è stata avviata una campagna di sensibilizzazione all’interno della comunità indiana, che ha radici profonde nella provincia di Latina.
### Aumento dei casi a Latina
Negli ultimi otto giorni, la provincia di Latina ha registrato un aumento dei casi positivi al COVID-19, con un totale di 17 nuovi contagi. Questo trend negativo ha fatto regredire la provincia di due mesi nella lotta contro il virus. Tra i casi preoccupanti, si è verificato quello di un uomo positivo che ha lasciato l’ospedale di Aprilia prima di conoscere il risultato del tampone. Inoltre, si è registrato un cluster familiare a Formia che ha coinvolto quattro persone, tra cui genitori e figli.
### Allerta per i lavoratori migranti
L’aumento dei casi ha destato preoccupazione anche per i lavoratori migranti che stanno tornando dai loro paesi d’origine. Mentre a Roma i numeri dei contagi nella comunità bengalese hanno destato particolare attenzione, a Latina e provincia si sta monitorando da vicino la numerosa comunità indiana. Questi lavoratori sono impiegati principalmente in agricoltura come braccianti, ma anche in altri settori. La scoperta di quattro cittadini indiani positivi e di un bengalese appena rientrati ha sollevato ulteriori preoccupazioni.
### Comunità indiana sotto osservazione
La comunità indiana a Latina è soggetta spesso a fenomeni di caporalato e sfruttamento nei campi, ma è anche una comunità organizzata con legami stretti con le istituzioni locali, la società civile e il sindacato. Queste relazioni facilitano il dialogo con le autorità sanitarie e la sensibilizzazione riguardo ai rischi per chi rientra dai paesi d’origine. È importante sottolineare che molti di questi lavoratori vivono in borghetti informali, rendendo essenziale un intervento tempestivo e mirato per contenere la diffusione del virus.
In risposta alla situazione, l’Asl ha avviato un’indagine epidemiologica approfondita e ha eseguito tamponi per individuare eventuali contatti dei positivi. Il personale sanitario, supportato da associazioni e mediatori attivi nella comunità indiana, sta lavorando per informare sulle misure preventive e per garantire un monitoraggio costante della situazione.
### Conclusioni
In conclusione, l’aumento dei casi positivi al COVID-19 a Latina e provincia richiede un’azione rapida e coordinata per proteggere la salute pubblica e contenere la diffusione del virus. È fondamentale garantire un’assistenza sanitaria adeguata ai lavoratori migranti e sensibilizzare sulle misure di prevenzione. La collaborazione tra le autorità sanitarie, le associazioni e la comunità indiana sarà essenziale per affrontare questa sfida e proteggere la salute di tutti i residenti nella provincia di Latina.