Il Papa Francesco ha condiviso un messaggio di gratitudine durante l’Angelus in occasione della II domenica di Quaresima. Nelle parole rivolte alla folla riunita, Papa Francesco ha espresso il suo sentimento di condivisione, affermando di essere in un periodo di prova e di unirsi a tutti coloro che si trovano in una situazione di fragilità, compreso lui stesso. Ha sottolineato che nonostante i momenti di debolezza fisica, nulla può impedire di amare, pregare, donarsi e essere vicini l’uno all’altro nella fede, rappresentando così segni luminosi di speranza per tutti.
Analizzando il brano del Vangelo riguardante la Trasfigurazione di Gesù, in cui Egli si mostra raggiante di luce dopo essersi immerso nella preghiera sulla cima di un monte, Papa Francesco ha evidenziato il significato dietro i gesti di amore infinito compiuti da Gesù, che risplendono come una luce nei luoghi di sofferenza come gli ospedali e le strutture di cura. Ha ringraziato coloro che si dedicano con amore ed attenzione a prestare cure umili nei reparti e nei corridoi, portando una luce di speranza in mezzo ai momenti di dolore.
Il Pontefice ha inoltre ringraziato tutti coloro che pregano per lui, evidenziando in particolare il gesto di vicinanza dei bambini, alcuni dei quali presenti al Gemelli in segno di affetto. Con dolcezza, ha rivolto un messaggio speciale ai bambini presenti, esprimendo il suo affetto e la costante attesa di incontrarli. Questo tocco personale e umano ha reso il discorso del Papa ancor più empatico e coinvolgente per i presenti e per chiunque legga le sue parole.
Infine, Papa Francesco ha lanciato un appello a continuare a pregare per la pace, soprattutto nei Paesi dilaniati dalla guerra come l’Ucraina, la Palestina, Israele, il Libano, il Myanmar, il Sudan e la Repubblica Democratica del Congo. Ha invitato anche a pregare per la Chiesa affinché possa tradurre in azioni concrete i discernimenti emersi dall’ultima Assemblea sinodale. Ha ringraziato la Segreteria generale del Sinodo per l’impegno nei prossimi tre anni e ha concluso con un augurio di protezione e aiuto da parte della Vergine Maria, affinché tutti possano essere portatori di luce e pace come Cristo.
In questo contesto di preghiera e riflessione, il Papa Francesco ha dimostrato una volta di più la sua vicinanza al popolo, la sua gratitudine verso chi lo sostiene e la sua costante ricerca di pace e amore nel mondo. La sua umanità e semplicità nel comunicare con i fedeli ha reso il suo messaggio ancora più autentico e toccante, trasmettendo un senso di speranza e solidarietà in un momento di prova per molti.