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Un dramma familiare si è consumato dietro le confini di una casa in cui l’amore avrebbe dovuto regnare sovrano. Un uomo di 50 anni, proveniente dall’Iran e allenatore di ginnastica artistica, si trova attualmente sotto processo per maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie di 40 anni e del figlio di 17. Le accuse sono gravi e le testimonianze raccolte rivelano un panorama di abusi e coercizioni che hanno segnato la vita di questa famiglia per anni.

Il terrore sarebbe iniziato nel 2018 e proseguito fino al 2019. La moglie, costretta a subire violenze fisiche e sessuali, e il figlio, sottoposto a un regime di allenamenti estenuanti sin da giovanissima età, hanno dovuto affrontare un inferno quotidiano. L’uomo avrebbe giustificato i suoi atti con motivazioni religiose, affermando che il suo comportamento fosse conforme all’Islam. Tuttavia, la realtà raccontata dalle vittime dipinge un quadro ben diverso, fatto di abusi e soprusi.

Maltrattamenti e vessazioni tra il 2018 e il 2019: la testimonianza della famiglia

Il figlio dell’uomo avrebbe subito una disciplina estremamente rigida, con allenamenti di ginnastica artistica imposti in modo ossessivo sin dall’età di 10 anni. Ogni tentativo di ribellione veniva stroncato con violenze fisiche e umiliazioni verbali. La famiglia, giunta in Italia nel 2016, ha vissuto una spirale discendente di difficoltà economiche e relazionali. I servizi sociali sono dovuti intervenire a causa delle condizioni precarie in cui versavano.

Il divieto di imparare l’italiano e le umiliazioni quotidiane

Uno degli aspetti più opprimenti del regime imposto dall’uomo era il divieto di studio della lingua italiana. La moglie e il figlio desideravano integrarsi meglio nella nuova realtà, ma si sono trovati di fronte all’ostilità del marito e padre, che ha vietato loro qualsiasi forma di istruzione linguistica. Le vessazioni non si limitavano a questo, ma comprendevano anche insulti e continue umiliazioni. La donna veniva ripetutamente denigrata con frasi offensive, mentre al figlio veniva negato qualsiasi talento e capacità. Le punizioni fisiche erano una costante, anche nei momenti di malattia.

Denuncia per maltrattamenti e processo: le accuse contro l’allenatore

Dopo anni di abusi, la moglie ha finalmente trovato il coraggio di denunciare il marito alle autorità. Attraverso l’avvocato Carla Quinto, ha raccontato nel dettaglio le violenze subite, comprese le aggressioni fisiche e gli abusi sessuali. Il processo in corso mira a far luce su una storia di violenze e a garantire giustizia alle vittime. Nel frattempo, il giudice ha imposto all’uomo il divieto di avvicinamento ai familiari, per evitare ulteriori episodi di violenza.

La vicenda rimane sotto stretta osservazione da parte delle autorità, mentre madre e figlio tentano di ricostruire le loro vite lontano dall’incubo vissuto per anni. Si spera che la giustizia possa fare il suo corso e che i responsabili possano essere chiamati a rispondere per i loro atti. La storia di questa famiglia serve come monito contro l’abuso e la violenza domestica, che purtroppo sono ancora realtà troppo diffuse nella nostra società.