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Organizzare la speranza per costruire la pace – Intervista con Zuppi

Il cardinale Matteo Zuppi ha tenuto ieri sera, 11 dicembre, un discorso alla Farnesina sull'”amore politico strumento di pace e democrazia”, sottolineando l’importanza di guardare all’interesse generale e di moltiplicare le iniziative diplomatiche per garantire la pace. L’evento, organizzato dal ministero degli Esteri in collaborazione con l’Ente nazionale per il microcredito, è stato introdotto da Mario Baccini e moderato da Piero Schiavazzi.

La visione del cardinale Zuppi

Zuppi ha richiamato l’attenzione sul pericolo di ritornare a periodi di conflitto, sottolineando che la pace, sebbene non perfetta, è sempre giusta. Ha evidenziato il ruolo fondamentale della Chiesa nel supportare le vittime e ha parlato della necessità di combattere la “cultura dello scarto” che colpisce gli esclusi e gli emarginati.

Il cardinale ha sottolineato che l’amore politico implica guardare all’interesse generale senza secondi fini, mettendo in risalto l’importanza di creare unità e giustizia all’interno della società. Ha enfatizzato il ruolo della partecipazione attiva e del dialogo continuo come pilastri fondamentali per garantire la pace e la democrazia.

Il ruolo della Chiesa e della diplomazia

Zuppi ha ribadito che la Chiesa non è neutrale, ma si schiera dalla parte delle vittime, promuovendo la pace e la giustizia. Ha citato esempi come Giorgio La Pira e Papa Giovanni Paolo II come modelli da seguire nel promuovere la pace tramite il dialogo e la cooperazione.

L’importanza della cooperazione internazionale

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha accolto il discorso del cardinale Zuppi, evidenziando il ruolo cruciale dei missionari nel promuovere la pace attraverso opere di misericordia. Ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale e dello sviluppo, citando gli interventi di microcredito in Africa e nei territori palestinesi come esempi di diplomazia della pace.

In conclusione, Zuppi ha invitato a “organizzare la speranza” come strumento per prevenire i conflitti e promuovere la pace. La sua visione di amore politico come motore per il cambiamento e la cooperazione internazionale come chiave per un futuro pacifico e prospero ha lasciato un segno tangibile nel pubblico presente all’evento.

Il discorso del cardinale Zuppi è stato un richiamo alla responsabilità di ciascuno di noi nel contribuire alla costruzione di un mondo migliore, basato sull’amore, la giustizia e la solidarietà. La sua visione di speranza e impegno per la pace è un faro di luce in un mondo spesso segnato dalla violenza e dalla divisione.