La città di Roma si trova a fronteggiare una vera e propria emergenza legata alla diffusione delle Vespe Orientalis, un fenomeno che sta creando preoccupazione tra i residenti di molti quartieri. Le segnalazioni della loro presenza sono triplicate rispetto allo scorso anno, alimentate da un’anomala ondata di caldo durante l’inverno e la primavera. Questi imenotteri, noti per la loro aggressività, hanno nidificato ovunque, dalle abitazioni private alle aree pubbliche, diffondendosi ben oltre il centro della Capitale. La situazione è particolarmente critica in zone come Monte Mario, dove pochi giorni fa è stato scoperto un nido all’interno di un appartamento.
### Aumento delle segnalazioni delle Vespe Orientalis
La proliferazione delle Vespe Orientalis è stata notevole negli ultimi mesi, con segnalazioni che coprono numerosi quartieri romani. Il caso più recente riguarda un nido rinvenuto in un appartamento di via Igea, in zona Monte Mario. La proprietaria dell’abitazione ha notato un insolito movimento di insetti sul suo balcone, che si è presto rivelato un vero e proprio focolaio di vespe. Gli imenotteri erano riusciti a penetrare attraverso il foro di aerazione del muro, utilizzandolo per costruire il loro rifugio. Secondo Andrea Lunerti, un esperto etologo che si occupa di rimuovere questi nidi, le Vespe Orientalis prediligono nidificare in spazi come i vani degli avvolgibili delle serrande, le intercapedini e i controsoffitti.
### Ciclo vitale delle Vespe Orientalis e pericoli associati
Le Vespe Orientalis sono attualmente al picco del loro ciclo vitale, con nidi che contengono tra i 400 e i 700 individui. Questo numero potrebbe superare il migliaio entro la fine di ottobre, periodo in cui inizierà la fase dell’accoppiamento. Durante questo processo, le vespe diventeranno particolarmente aggressive, rappresentando una seria minaccia per la popolazione locale e i turisti. Il pericolo maggiore deriva dall’attacco di massa, poiché le vespe, nel tentativo di proteggere le prime regine, non esiteranno a colpire chiunque si avvicini ai loro nidi. Liberare le abitazioni infestate da questi insetti, come dimostrato nel caso di via Igea, può essere estremamente complesso e rischioso.
### Arese più colpite dalle Vespe Orientalis
Le prime Vespe Orientalis sono state avvistate nel 2022 nel quartiere di Monteverde, ma da allora la loro diffusione ha raggiunto gran parte della città, incluse le campagne circostanti. I residenti lamentano la presenza di nidi su balconi, terrazze e nei ristoranti all’aperto, con un significativo aumento delle segnalazioni in quartieri come Garbatella e Monteverde. Lunerti consiglia di intervenire il prima possibile per rimuovere i nidi, poiché la tempestività è fondamentale per evitare una proliferazione incontrollata degli imenotteri. Sorprendentemente, nonostante la loro diffusione, fino ad oggi i nidi sono stati trovati esclusivamente in strutture artificiali e non in ambienti naturali.