Caro Ministro Tajani,
In risposta alle tue recenti dichiarazioni riguardo alla questione dell’Officina Pasolini, desidero portare alla tua attenzione alcune questioni cruciali che sono state sollevate da noi e che non sono state affrontate in modo soddisfacente.
La tua affermazione ambigua riguardo al fatto che “Officina Pasolini resta qui” non affronta adeguatamente i problemi principali che abbiamo sollevato, come le sorti dello studentato ex-Civis e del Teatro Eduardo De Filippo. Al momento, i tecnici inviati da te sono arrivati all’Officina Pasolini per effettuare rilievi, presumibilmente in vista di lavori imminenti. Questo dimostra che la questione è estremamente urgente e tutt’altro che risolta.
È chiaro che non possiamo considerare i problemi risolti finché non si chiarisce l’intenzione di trasformare lo studentato in una sede per la cooperazione internazionale o il Teatro Eduardo De Filippo in una sala conferenze. Come si può pensare di trasferire un teatro che ha una storia e una funzione specifica? Non ha senso distruggere un luogo culturale per ricostruirlo altrove, perdendo così la sua identità e il suo significato.
È importante sottolineare che la nostra mobilitazione non è motivata da interessi personali o egoistici, ma dal desiderio di preservare e valorizzare la cultura e la formazione per le future generazioni. Pertanto, ribadiamo la nostra disponibilità a un incontro pubblico, anche con gli studenti, per discutere apertamente e trovare soluzioni concrete per proteggere l’Officina Pasolini, l’ex-Civis e il Teatro Eduardo De Filippo.
Mentre comprendiamo che l’Officina Pasolini verrà trasferita, non possiamo accettare passivamente questa decisione senza considerare le conseguenze per la comunità artistica e studentesca. È per questo che artisti come me, insieme a molti altri, stanno firmando la petizione per mantenere viva l’Officina Pasolini e proteggere il Teatro Eduardo De Filippo.
La preoccupazione per i 350 posti letto dello studentato e per il futuro del Teatro Eduardo De Filippo è condivisa da molti cittadini che si preoccupano della cultura e dell’istruzione. È fondamentale considerare la riqualificazione e il recupero di questi spazi anziché trasformarli in uffici, privando così gli studenti di un luogo essenziale per la loro formazione e crescita personale.
Invito quindi il Ministro Tajani a visitare personalmente l’Officina Pasolini e a confrontarsi direttamente con noi per capire appieno le implicazioni di questa decisione e trovare soluzioni che rispettino la storia e l’importanza di questi luoghi per la comunità.
In conclusione, è fondamentale che la politica e lo Stato agiscano nel rispetto della cultura e dell’istruzione, assicurando che la storia e l’identità di luoghi come l’Officina Pasolini e il Teatro Eduardo De Filippo siano preservate per le generazioni future. Siamo pronti a collaborare e a trovare soluzioni sostenibili che rispettino il valore di questi luoghi per la nostra società.
Grazie per l’attenzione e la disponibilità alla discussione aperta e costruttiva su questi importanti temi.
Cordiali saluti,
Daniele Silvestri
e Comitato di difesa dell’ex-Civis, del Teatro Eduardo De Filippo e di Officina Pasolini