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Sospetto di contaminazione da radiazioni presso l’impianto Casaccia, alle porte di Roma, dove un lavoratore potrebbe essere stato esposto a radiazioni durante attività di gestione dei rifiuti radioattivi il 21 novembre scorso. L’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare, ha avviato indagini sulla sicurezza per chiarire la situazione.

Secondo quanto riportato da Sogin, la società responsabile del decommissioning degli impianti nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi, si tratta di un caso di “contaminazione interna” e si esclude la presenza di contaminazione nell’ambiente esterno. L’Isin sta monitorando attentamente la vicenda e ha già programmato una seconda ispezione per i prossimi giorni al fine di accertare eventuali responsabilità o falle nelle procedure di sicurezza.

Sogin ha dichiarato che non vi è stato alcun “incidente nucleare” e che il dipendente coinvolto potrebbe aver superato i limiti di dose annuale previsti dalla normativa durante l’attività di gestione dei rifiuti radioattivi nell’impianto Plutonio. La società ha assicurato di aver informato tutte le autorità competenti e di aver attivato le procedure necessarie per proteggere la salute dei lavoratori.

I monitoraggi effettuati hanno registrato valori rassicuranti e Sogin continuerà a monitorare la situazione nel rispetto delle procedure stabilite. Si esclude qualsiasi contaminazione dell’ambiente esterno, ma rimane fondamentale comprendere come sia avvenuta la contaminazione del lavoratore e se ci siano state carenze nelle procedure di sicurezza.