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La pulizia della riserva di Monte Mario è una questione urgente e complessa che coinvolge non solo la vegetazione danneggiata dall’incendio di luglio, ma anche la presenza di rifiuti e accampamenti abusivi che ancora infestano la zona.

La scoperta degli insediamenti abusivi

Nonostante siano trascorsi diversi mesi dall’incendio, i resti della favela che si erano sviluppati nella collina di Monte Mario sono ancora ben visibili. I rifiuti accumulati da coloro che avevano realizzato gli insediamenti abusivi sono ancora presenti, creando un grave problema ambientale. Le baracche parzialmente carbonizzate testimoniano la presenza di queste costruzioni illegali, che sono state scoperte durante un sopralluogo condotto dall’associazione di promozione sociale Insieme 17 il 10 settembre.

Le immagini scattate durante il sopralluogo mostrano chiaramente la presenza di questi insediamenti abusivi in diversi punti della riserva naturale, come alle spalle del Casale sede dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e lungo il viale Falcone e Borsellino. La presenza di queste strutture illegali non solo compromette l’ambiente circostante, ma rappresenta anche un pericolo per la sicurezza dei cittadini e dei visitatori della riserva.

La persistente puzza di bruciato

Nonostante siano passati 45 giorni dall’incendio, gli effetti della combustione sono ancora ben presenti nell’aria. La presidente dell’associazione ha dichiarato di aver sentito la puzza di bruciato ancora presente nella zona, soprattutto dietro il Casale sede dell’OIM. I detriti carbonizzati non rimossi complicano il recupero del polmone verde, rendendo difficile la ripresa della vegetazione e la pulizia dell’area.

Durante il sopralluogo, è emerso anche un accampamento abusivo nel Pratone di via Teulada, che è stato prontamente segnalato alle autorità competenti. La presenza di questi accampamenti illegali rappresenta un ulteriore ostacolo alla bonifica della zona e alla tutela dell’ambiente.

L’impegno delle associazioni locali

Per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere azioni concrete per la pulizia e la valorizzazione della riserva di Monte Mario, le associazioni Insieme 17 e Trionfalmente 17 hanno organizzato un’assemblea cittadina nel pratone di via Teulada il 26 settembre. Durante l’assemblea, verrà letto e sottoscritto un esposto che sarà poi consegnato alla procura di Roma, affinché si indaghi non solo sull’incendio e sui possibili responsabili, ma anche sulle eventuali negligenze e responsabilità di chi avrebbe dovuto prevenire una tragedia di tale portata.

L’importanza della tutela ambientale

La riserva di Monte Mario è un polmone verde prezioso per la città di Roma, un’oasi di natura e biodiversità che va preservata e valorizzata. La presenza di rifiuti e accampamenti abusivi minaccia l’equilibrio ecologico della zona e compromette la fruizione della stessa da parte dei cittadini e dei visitatori.

È fondamentale che le istituzioni locali e regionali si impegnino concretamente per bonificare la riserva e garantire la sua tutela a lungo termine. Solo attraverso un’azione coordinata e tempestiva sarà possibile ripristinare la bellezza e la salubrità di Monte Mario, restituendola alla comunità e alle generazioni future.