Polemica a Roma sulla delibera contro omotransfobia
Proposta di multa da 500 euro per chi istiga all’odio
Una proposta di multa fino a 500 euro a Roma per chi istiga all’odio razziale, etnico, di genere sta scatenando polemiche. La delibera contro l’omobitransfobia verrà discussa nei prossimi giorni in Assemblea Capitolina, proposta dal Partito Gay Lgbt+ e presentata dal gruppo M5s capitolino con l’appoggio dei consiglieri Pd Riccardo Corbucci e Yuri Trombetti. Tuttavia, attivisti dei diritti gay, dal Circolo Mario Mieli a Gaynet, si oppongono alla proposta. Esprimono preoccupazione sul rischio che, se approvata, possa essere annullata in sede amministrativa. Inoltre, ritengono che “derubricare l’odio omofobico a una multa persino più bassa di quelle del nuovo codice della strada è politicamente umiliante e non restituisce dignità alcuna a chi è stato colpito”.
Aggressione omofobica a Matteo e Sthepano
La proposta di multa da 500 euro nasce in seguito all’aggressione omofobica subita da due ragazzi, Matteo e Sthepano, la notte di Capodanno a Roma in via Gabrino Fondulo zona Torpignattara. Dopo insulti omofobi, i due giovani sono stati brutalmente aggrediti con calci e pugni da un gruppo di ragazzi. Questo episodio ha scosso la comunità e ha portato centinaia di persone ieri sera nel quartiere per partecipare ad una manifestazione di solidarietà e contro l’omofobia organizzata in piazza Malatesta. Matteo e Sthepano si sono abbracciati liberatoriamente tra gli applausi della folla, dimostrando la solidarietà e il supporto della comunità LGBTQIA+.
Critiche delle associazioni e movimenti LGBTQIA+
Le associazioni e i movimenti per i diritti delle comunità LGBTQIA+ hanno criticato aspramente la delibera contro l’omobitransfobia ideata dal portavoce del Partito Gay Fabrizio Marrazzo. Essi ritengono che il carattere sanzionatorio della proposta non sia pertinente con gli strumenti di prevenzione e intervento che l’amministrazione comunale può mettere in atto per contrastare la violazione di diritti umani universali. Le associazioni chiedono azioni urgenti, come l’integrazione della legge Mancino con orientamento sessuale e identità di genere, l’incremento e l’utilizzo del fondo per l’educazione sessuale e affettiva nella manovra, e il ritiro di tutti i ricorsi del Governo e le circolari contro le famiglie arcobaleno.