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Stupro nel sottopasso a Porta Pia: Roma non è indifferente

L’aggressione e la violenza. Rese ancora più inaccettabili dal muro di indifferenza che ha circondato lo stupro di una donna romana di 42 anni, avvenuto alle 5 di lunedì mattina in piazza della Croce Rossa, a poca distanza da Porta Pia e, quindi, dal centro storico della Capitale. Dopo lo sfogo della vittima, raccolto dal Messaggero, interviene il sindaco Roberto Gualtieri, che l’ha contattata per esprimerle la solidarietà della Città eterna. «Dopo aver letto l’agghiacciante intervista pubblicata dal Messaggero, ho voluto chiamare personalmente la donna che ha subito all’alba di lunedì una duplice e mostruosa violenza – dice Gualtieri – La violenza maschile dell’aggressione e degli abusi nel sottopassaggio di Porta Pia; e poi quella atroce dell’indifferenza nella quale sono cadute le sue ripetute richieste di aiuto».

Stupro di Porta Pia, la vittima: «Io, un’ora in mano all’orco. Scappavo e gridavo aiuto, ma nessuno si è fermato»

Momenti terribili, quelli vissuti dalla vittima dello stupro, aggredita mentre stava tornando a casa da un trentanovenne senza fissa dimora di origini marocchine che, dopo aver abusato di lei, l’ha rapinata per poi fuggire via, prima di essere rintracciato e bloccato dalla polizia. E il Campidoglio ha voluto dimostrare la sua vicinanza alla donna: «Credo fosse importante farle sentire in questo momento di dolore l’affetto e la solidarietà di tutta la città – sottolinea il sindaco – Roma non si gira dall’altra parte e rifiuta ogni forma di violenza contro le donne, ma anche di reticenza e indifferenza rispetto a questo fenomeno aberrante». Una vicenda, quella avvenuta all’alba di lunedì, che tocca la Capitale nel profondo. «Oltre a darle tutta la nostra piena disponibilità nella ricerca di supporto dopo il trauma vissuto e a garantirle il diretto interessamento dell’assessora Lucarelli per assicurarle ogni forma di assistenza – racconta Gualtieri, a proposito del colloquio avuto con la vittima – le ho voluto comunicare come la sua denuncia ci abbia colpito profondamente e ci investa di responsabilità».

La risposta

L’inquilino del Campidoglio ha assicurato alla donna la «ferma volontà di eliminare nella nostra città zone d’ombra e di degrado dove possano verificarsi episodi come quello che ha subito a Porta Pia – spiega Gualtieri – E anche l’impegno a rafforzare ancora la rete dei servizi antiviolenza». Ogni donna «ha diritto di vivere la propria vita nella piena sicurezza e tranquillità, in ogni parte di Roma – ribadisce il sindaco – È una questione fondamentale di civiltà e libertà». L’amministrazione capitolina, su questo fronte, rivendica in particolare il potenziamento della rete dei servizi antiviolenza, «un importante passo avanti nella lotta contro la violenza di genere». I 14 centri antiviolenza (Cav), gestiti da enti del terzo settore, hanno registrato un aumento del 21 per cento nel numero di donne assistite. Rafforzata anche la rete residenziale, con tre case rifugio, sei case per la semiautonomia e cinque appartamenti di seconda autonomia: strutture, queste, che seguono le donne e i loro eventuali figli minori nel difficile percorso di uscita dalla fine di un rapporto violento.

Provvedimenti

A breve, poi, sbarcherà in consiglio comunale una delibera «per riqualificare i sottopassi della città e metterli a disposizione di attività commerciali come librerie, aziende dell’high tech, cooperative del verde e realtà associative che si occupano di cultura e rigenerazione urbana», annunciano in una nota la presidente dell’assemblea capitolina, Svetlana Celli, e i presidenti delle commissioni consiliari Roma Capitale, Riccardo Corbucci, e Patrimonio, Yuri Trombetti. L’obiettivo è di «dare vita e una nuova “luce” a quelli che spesso sono spazi della città degradati e abbandonati sostengono gli esponenti dem – Con questa delibera li vogliamo tenere vivi, illuminarli e renderli più sicuri, offrendogli una vocazione economica e socio culturale».