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Il sostegno dell’Unione Europea all’Ucraina è stato ribadito oggi, 24 febbraio, attraverso una dichiarazione congiunta firmata da tre figure di spicco: la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. Questo atto di solidarietà giunge nel terzo anniversario dell’inizio della guerra che ha visto la Russia lanciare un’aggressione su vasta scala e illegale contro l’Ucraina.

La dichiarazione sottolinea il coraggio del popolo ucraino nel difendere il proprio Paese e i principi fondamentali del diritto internazionale, rendendo omaggio a coloro che hanno sacrificato la propria vita per l’indipendenza e la libertà dell’Ucraina. Questo gesto di sostegno si è concretizzato con la visita della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, del presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e del Collegio dei commissari a Kiev, dove hanno incontrato il presidente ucraino Zelensky.

Durante l’incontro, è emersa una chiara presa di posizione nei confronti della Russia, ritenuta responsabile della guerra e delle atrocità commesse contro la popolazione ucraina. Le tre figure europee hanno sottolineato l’importanza di rendere giustizia per i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità commessi, accogliendo con favore i progressi verso l’istituzione di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l’Ucraina.

L’Unione Europea e i suoi partner hanno agito con prontezza e unità nel sostenere l’Ucraina, fornendo assistenza economica, umanitaria, finanziaria e militare per un totale di 135 miliardi di euro, di cui 48,7 miliardi destinati all’assistenza militare. Questo impegno finanziario continuerà anche nel futuro, con un focus particolare sulla ricostruzione del Paese dopo la guerra.

Le sanzioni imposte alla Russia e ai complici della guerra sono state descritte come senza precedenti, con l’Unione Europea pronta ad aumentare la pressione per limitare la capacità bellica del Paese. Azioni concrete sono già state intraprese utilizzando i profitti derivanti dai beni russi congelati per sostenere l’industria della difesa e il recupero energetico dell’Ucraina, con l’adozione di un sedicesimo pacchetto di sanzioni per incrementare ulteriormente la pressione sulla Russia.

A livello europeo, sono state avviate azioni senza precedenti per potenziare la produzione dell’industria della difesa, al fine di intensificare il sostegno militare e la cooperazione con l’Ucraina, rafforzando contemporaneamente la capacità difensiva e la sovranità europea.

L’Ucraina è vista come parte della famiglia europea, con un chiaro riconoscimento del desiderio del popolo ucraino di un futuro all’interno dell’Unione Europea. Questo si è concretizzato concedendo all’Ucraina lo status di Paese candidato e avviando i negoziati di adesione, mentre il Paese ha dimostrato progressi significativi nelle riforme necessarie per l’ingresso nell’Unione Europea.

Infine, è stato sottolineato l’importanza di mantenere la solidarietà transatlantica e globale con l’Ucraina in un contesto internazionale e geopolitico complesso. La conclusione della dichiarazione è stata una rassicurazione di supporto continuo all’Ucraina, con l’affermazione che la pace, la sicurezza e la giustizia prevarranno.

In un momento in cui il mondo è alle prese con conflitti e tensioni geopolitiche, l’Unione Europea si è distinta per il suo impegno a sostenere l’Ucraina e a promuovere valori fondamentali di pace e giustizia.