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Colorata, viva, di certo meno spigolosa. In ogni caso trafficatissima. Così si presenterebbero le strade, i monumenti, i rioni di Roma se a progettarli fosse stato uno dei disegnatori di Pixar.

A lanciarsi nell’impresa, chiedendo un abbondante aiuto all’intelligenza artificiale è stato l’attore Massimiliano Vado: il risultato sta facendo in fretta il giro dei social, con le immagini in stile Disney rilanciate dai gruppi di quartiere su Facebook.

Sarà l’aria del Natale. Oppure il semplice bisogno di sognare un po’ a occhi aperti, staccando per un attimo dalle fatiche quotidiane. Le immagini sono diventate virali.

Il tour parte dalla Magliana, con un grosso cartellone rosso tra due palazzi. Poi si vira verso la Garbatella, dove c’è anche il bar dei Cesaroni. O meglio, dei “Cesarvorii”. L’intelligenza artificiale ha qualche problema con le lettere, così come con gli occhi e le mani dei personaggi inseriti in questa Roma morbida, tondeggiante. Tanto simpatica da far passare in secondo piano le pecche del cervello elettronico.

Mezzocamino è un lungo ponte. Corviale un palazzone di panni e scale. L’area pedonale del Pigneto pare senza fine, mentre a Marconi si vede il Tevere e il Gazometro. C’è pure il ponte di ferro. Il carcere di Rebibbia appare mastodontico – il gigantismo pare essere un altro dei tratti distintivi dell’intelligenza artificiale – così come le case popolari del Laurentino 38. Dove, però, non si vedono i ponti.

A Tor Bella Monaca c’è un campo di calcio tra i palazzoni. Prati e Parioli appaiono elegantissime, popolate da auto occhiute. Le stesse che riempiono il lungomare di Ostia. Mentre dal Colosseo quadrato dell’Eur spuntano personaggi di ogni tipo. Monti è pittoresca, quasi parigina. Mentre a Testaccio appare un obelisco che fa il paio con l’università di Tor Vergata.

Trastevere è in salita, San Basilio spettrale con un accenno di nebbia. Mentre alla Romanina domina il centro commerciale. Pietralata ha il Brasiliano in prima fila, sempre in versione Pixar. Mentre la rotatoria del quartiere Coppedè, un po’ per le forme uniche dei palazzi della vera piazza, è davvero somigliante alla realtà. Tor di quinto è by night. Mentre da Monte Mario si vede San Pietro.

Impressiona il Villaggio Olimpico, immaginato dal computer con un’invasione di appartamentini. Il Quarticciolo perde una “c” e diventa “Quarticiolo” con i suoi murales.

San Lorenzo è invece una piazza coloratissima. Intanto a Fiumicino un aereo vola a bassissima quota. Si entra poi nella storia con il Colosseo, gli antichi romani. Preti e animali alla Shrek, che con Disney non ha nulla a che fare, appaiono in Vaticano. Sui Fori Imperiali, invece, si fanno notare le orecchie di Minnie ripresa di spalle. Shopping in via Condotti, con Trinità dei Monti sullo sfondo e passeggiata – con tanto di leone – al Pantheon. Topolino lancia una monetina a Fontana di Trevi. E giustamente il giro si conclude a Cinecittà.

Da Talenti a piazza Fiume, le immagini sono più di 40. Ogni quartiere, ogni scorcio di Roma ha la sua replica Pixar. Realizzata da un urbanista spericolato, ma di certo fantasioso. Pur essendo un computer.