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Le elezioni in Mozambico sono concluse e attualmente si sta svolgendo lo spoglio dei voti. I vincitori dovranno affrontare una serie di sfide, tra cui l’insurrezione islamista che da sette anni ha colpito la provincia settentrionale di Cabo Delgado. Il vescovo di Pemba, Antonio Juliasse, ha raccontato che la popolazione ha vissuto sette anni di sfollamento, morte, fame e malattie a causa della situazione di insicurezza nella regione. Nonostante la maggioranza della popolazione in Mozambico sia cristiana, il nord del paese è prevalentemente musulmano. Gli attacchi degli islamisti si sono concentrati soprattutto contro i cristiani a Cabo Delgado, causando migliaia di morti e un milione di sfollati.

Il Mozambico celebra il 4 ottobre come Giornata della Pace, ma il vescovo Juliasse ha sottolineato che a Cabo Delgado la pace è solo un lontano ricordo a causa della violenza in corso. Nonostante le difficoltà, la Chiesa cattolica attraverso Aiuto alla Chiesa che soffre continua ad offrire supporto alla diocesi di Pemba per affrontare le conseguenze dell’insurrezione. Juliasse ha espresso gratitudine per il costante sostegno ricevuto e ha sottolineato l’importanza di questa solidarietà durante i momenti critici.

La situazione in Cabo Delgado continua a essere critica, con la popolazione che lotta per sopravvivere in un contesto di violenza e instabilità. È fondamentale che le autorità mozambicane e la comunità internazionale uniscano gli sforzi per affrontare questa crisi umanitaria e garantire la sicurezza e il benessere della popolazione locale. La storia di sofferenza e resilienza della popolazione di Cabo Delgado deve essere raccontata e condivisa per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere azioni concrete per porre fine a questa tragedia.