Milano: Marco Accornero, presidente della Consulta del territorio milanese della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e segretario generale di Unione Artigiani, ha analizzato la crescita e l’innovazione delle imprese nonostante la crisi e l’instabilità geopolitica internazionale. Le imprese nel territorio milanese stanno crescendo, con una particolare tenuta nei settori artigiani, anche se si sono osservati segnali di rallentamento nel 2024.
Accornero ha sottolineato che con la diffusione dell’intelligenza artificiale, si sta notando una crescita nei settori più innovativi e le imprese stanno apprezzando la capacità di innovare e applicare soluzioni creative. La tutela dell’artigianato è un elemento centrale, e Accornero ha annunciato un incontro per discutere del tema ‘Autenticamente artigiano’, con l’obiettivo di contrastare l’abusivismo legato all’utilizzo improprio della dicitura “artigianale”.
Secondo i dati del Registro Imprese a fine giugno 2024, i primi settori per le imprese a Milano includono immobiliare, commercio all’ingrosso, commercio al dettaglio, costruzione, ristorazione e consulenza d’impresa. Le imprese milanesi sono cresciute dello 0,8% in un anno, diventando 318.234 a fine giugno 2024. Le imprese artigiane sono stabili, mentre le imprese femminili sono cresciute dello 0,4% in un anno.
I settori che hanno registrato la maggiore crescita includono la fornitura di energia elettrica, gas, attività di servizi finanziari, alberghi e alloggi, attività di risanamento e gestione dei rifiuti, servizi veterinari, ingegneria civile e altri servizi professionali, scientifici e tecnici. Le previsioni occupazionali indicano una domanda da parte delle imprese di circa 507.000 lavoratori nell’anno 2023, di cui il 29% sono giovani.
Nel mese di agosto 2024, su 25.000 nuove assunzioni previste a Milano, il 20,4% mira ad applicare soluzioni creative e innovative, mentre l’18,2% punta a coordinare altre persone. Le richieste di titoli di studio variano, con una maggiore domanda di diplomi professionali e secondari, seguiti da titoli universitari e scuola dell’obbligo. La maggior parte delle entrate richiede esperienza nel settore, evidenziando la crescente importanza dell’innovazione e della qualità nel contesto imprenditoriale milanese.