Trastevere solleva la voce contro il degrado e l’insicurezza
Nella vivace serata di ieri, i residenti di Trastevere si sono uniti in piazza San Cosimato per esprimere la loro preoccupazione riguardo alla crescente insicurezza nel quartiere. A capo di questa iniziativa si è schierata Marina La Rosa, una figura nota per la sua partecipazione al Grande Fratello, che ha deciso di farsi portavoce delle preoccupazioni delle famiglie del quartiere.
La scintilla che ha innescato la protesta è stata una serie di episodi violenti che hanno coinvolto adolescenti, creando un clima di paura tra genitori e cittadini. Proprio pochi giorni fa, il figlio quindicenne di Marina La Rosa è stato colpito con un pugno in faccia mentre si trovava in piazza con degli amici. Questo episodio non è isolato: solo una settimana prima, un altro quindicenne è stato accoltellato durante un tentativo di rapina. Questi eventi hanno spinto la comunità a chiedere interventi più incisivi per contrastare questa pericolosa tendenza.
Secondo i residenti, la situazione è peggiorata a causa della scarsa presenza delle forze dell’ordine nelle ore serali, proprio quando le bande giovanili iniziano ad agire. La questura ha confermato che la zona è diventata sempre più pericolosa, con solamente 3-7 agenti presenti durante le notti del fine settimana, un numero insufficiente per garantire un adeguato controllo.
La richiesta principale avanzata dai cittadini riguarda l’installazione di telecamere di sicurezza e un aumento delle pattuglie durante le ore notturne. Marina La Rosa ha già avuto un incontro con il sindaco, il quale ha assicurato che un progetto di videosorveglianza è in fase di sviluppo. Tuttavia, i residenti sono impazienti e desiderano vedere risultati tangibili, fissando un nuovo incontro tra un mese per valutare i progressi compiuti.
L’appello di Simonetta Marcellini, presidente di Emergenza Trastevere
In una dichiarazione rilasciata all’Adnkronos, Simonetta Marcellini, presidente di Emergenza Trastevere, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione nel quartiere: “Questo quartiere è diventato come il Bronx. La difficile situazione che si è creata qui è il risultato di un problema trascurato che ora si sta diffondendo. Nei rioni come Trastevere, storicamente considerati quartieri vivaci, le regole sono state ignorate e non rispettate. Dall’ingresso di auto nelle zone pedonali, ai tavolini che invadono le strade, fino ai camion che parcheggiano sui marciapiedi per scaricare merci. Cosa serve? Prima di tutto, più controlli e una migliore illuminazione. Non possiamo permettere che esistano zone oscure”.
L’appello di Marcellini riflette la frustrazione e la preoccupazione che permeano il quartiere di Trastevere. I residenti sono stanchi di vivere nell’insicurezza e chiedono azioni concrete per garantire la sicurezza dei propri figli e della comunità nel suo complesso. La pressione è sulle autorità locali per rispondere a queste legittime preoccupazioni e ripristinare la tranquillità che un tempo caratterizzava questo vivace quartiere romano.