Intorno alle 11.30, un violento attacco aereo israeliano ha colpito una scuola a Deir Al Balah, nel cuore della Striscia di Gaza, causando la morte di 20 persone e ferendone altre 60, tra cui 5 bambini gravemente colpiti. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Al Aqsa, supportato da Medici senza frontiere. L’infermiera Eliza Sabatini ha descritto una scena di caos e disperazione all’arrivo dei pazienti, con persone con amputazioni e gravi ferite alla testa, inclusi bambini in coma.
L’ospedale si è trovato impreparato ad affrontare un così alto numero di feriti, con il personale che si sente impotente a causa della mancanza di letti, scorte e garze sterili. Questo è il secondo grave attacco aereo israeliano che ha colpito l’ospedale in una settimana, mettendo a dura prova le risorse e la capacità di risposta della struttura.
Medici senza frontiere ha lanciato un appello urgente affinché Israele ponga immediatamente fine alla guerra totale contro la popolazione di Gaza, per evitare ulteriori tragedie e sofferenze. La comunità internazionale è chiamata a intervenire e a garantire la protezione dei civili in situazioni di conflitto armato, in conformità con il diritto umanitario internazionale.
La situazione a Gaza rimane estremamente precaria, con la popolazione civile costantemente esposta a violenze e attacchi indiscriminati. È fondamentale garantire l’accesso alle cure mediche e alle risorse necessarie per salvare vite umane e alleviare le sofferenze delle persone colpite dai conflitti armati.
L’Unione Europea, le Nazioni Unite e altri attori internazionali devono intensificare gli sforzi per promuovere una soluzione politica e duratura al conflitto israelo-palestinese, che metta fine alla violenza e consenta la costruzione di un futuro di pace e prosperità per entrambi i popoli. La comunità internazionale non può restare indifferente di fronte alle sofferenze della popolazione di Gaza e deve agire con urgenza per porre fine alla violenza e garantire la sicurezza e la dignità di tutte le persone coinvolte.
