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Virtus Roma: 40 anni fa il trionfo in coppa intercontinentale. Intervista a Enrico Gilardi

Il 23 settembre 1984 segna un momento storico per la Virtus Roma, sponsorizzata Banco di Roma, quando trionfa nella Coppa Intercontinentale FIBA a San Paolo, Brasile, portando l’onore del basket italiano al vertice mondiale. Questo successo si aggiunge alle vittorie storiche della squadra, tra cui lo scudetto del 1983 e la Coppa dei Campioni del 1984. La presenza di quattro atleti romani doc come Fulvio Polesello, Stefano Sbarra, Roberto Castellano ed Enrico Gilardi, proveniente da Testaccio, ha reso questo trionfo ancora più speciale.

In occasione di questo anniversario, ho avuto il privilegio di intervistare Enrico Gilardi, uno dei protagonisti di quel periodo d’oro della Virtus Roma. Gilardi ha ricordato con nostalgia quei momenti gloriosi, sottolineando la differenza tra il basket italiano e la NBA. “In Italia si guarda principalmente al campionato nazionale, ma non possiamo paragonarci alla grandezza della NBA americana. Tuttavia, quel trionfo in Coppa Intercontinentale ha dimostrato che anche noi italiani siamo in grado di competere e vincere a livello mondiale.”

Il basket capitolino, una volta fiorente e ricco di successi, oggi si trova in una fase di declino. Con la Virtus 1960 di Tonolli e la Luiss come uniche rappresentanti della città, il massimo risultato raggiunto è la Serie B, lontano dagli splendori del passato. Gilardi sottolinea il disinteresse delle autorità e il declino generale della città di Roma nel supportare adeguatamente lo sport del basket. Solo durante l’amministrazione del sindaco Veltroni si è visto un minimo di attenzione e supporto alla disciplina.

L’intervista con Gilardi si sposta sui momenti chiave di quegli anni d’oro della Virtus Roma. Gilardi ricorda con emozione la semifinale di ritorno dei playoff a Cantù, una partita cruciale che ha segnato il destino della squadra. Dopo aver perso la gara in casa, la vittoria a Cantù ha rappresentato una svolta fondamentale per il percorso verso il trionfo. Un altro momento storico è stato il match contro il Barcellona a Ginevra, dove la Virtus ha dimostrato una straordinaria capacità di rimonta, vincendo contro ogni pronostico.

Oltre ai talentuosi giocatori come Bianchini e Larry Wright, Gilardi sottolinea il forte senso di appartenenza che caratterizzava la squadra. Con quattro romani rappresentanti diverse zone della città, c’era un legame profondo che li univa. Il passaggio dal Palazzetto al Palasport ha segnato un’altra tappa importante nella storia della Virtus Roma, portando a una maggiore partecipazione dei tifosi e a uno spirito di squadra ancora più forte.

La crisi del basket a Roma e in Italia è un tema su cui Gilardi riflette con amarezza. L’idea di creare una sorta di NBA italiana ha portato a una focalizzazione esclusiva sul campionato nazionale, trascurando la base e la crescita del settore a livello giovanile. Gilardi sottolinea l’importanza di propagandare il basket nelle scuole e di costruire infrastrutture accessibili ai giovani per favorire lo sviluppo dello sport. Passeggiando per le strade di Roma, Gilardi nota la mancanza di campi da basket e di iniziative per promuovere la disciplina tra i giovani.

In conclusione, l’intervista con Enrico Gilardi offre uno sguardo approfondito sul passato glorioso della Virtus Roma e sullo stato attuale del basket capitolino. Con la speranza di un maggiore supporto e attenzione da parte delle istituzioni e della comunità, il basket a Roma potrebbe ritrovare la sua antica grandezza e tornare a competere ai massimi livelli nazionali e internazionali.