Il vescovo Maskym Ryabukha, proveniente dall’esarcato greco-cattolico di Donetsk, ha condiviso le sue speranze e preoccupazioni riguardo ai piani di pace in discussione al Consiglio europeo. Ha sottolineato l’importanza della conversione dei cuori per giungere a una soluzione positiva e ha evidenziato il timore per l’arrivo del grande freddo in inverno, causato dai bombardamenti che hanno danneggiato le fonti energetiche del Paese.
Parlando delle temperature invernali in Ucraina, Ryabukha ha ricordato che in passato sono scese fino a -28 gradi a Kiev e -24 gradi al confine tra Lugansk e Kharkiv. Queste condizioni climatiche estreme rendono ancora più difficile la vita delle persone nelle zone di guerra, costantemente esposte al pericolo dei bombardamenti.
Il vescovo ha anche evidenziato le sfide che le persone anziane affrontano nel decidere se abbandonare le proprie terre d’origine, ricche di ricordi e storia familiare, per cercare rifugio altrove. Ha sottolineato che la guerra dovrebbe risparmiare i civili innocenti e che i bombardamenti colpiscono indiscriminatamente strutture vitali per la popolazione.
Ryabukha ha parlato dell’importanza della diplomazia, citando il cardinale Zuppi e la sua missione umanitaria in Russia per trattare lo scambio di prigionieri e il ritorno dei bambini. Ha espresso una spruzzata di speranza nel fatto che l’umanità possa ancora risiedere nei cuori delle persone coinvolte nel conflitto.
Infine, il vescovo ha commentato il “piano della vittoria” presentato dal presidente Zelensky, sottolineando l’importanza di non lasciare territori occupati alla Russia e ricordando il destino incerto di molti parrocchiani che si trovano dall’altra parte del conflitto. Ha invitato alla responsabilità nel fermare il male e ha criticato i compromessi che potrebbero rafforzare l’odio e l’operato malvagio.
In conclusione, le parole di Ryabukha riflettono la dura realtà vissuta dalle persone in Ucraina e la necessità di trovare soluzioni concrete per porre fine al conflitto armato e garantire la sicurezza e il benessere della popolazione.