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Il Consiglio europeo si è riunito a Bruxelles per discutere della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e ha esaminato i progressi nel sostegno all’Ucraina. Nonostante la condanna della Russia e il sostegno all’indipendenza dell’Ucraina, non sono state fornite molte novità concrete per il supporto a Kiev. Sul fronte del Medio Oriente, l’Europa ha espresso preoccupazione per l’escalation militare e ha invitato tutte le parti coinvolte a porre fine alle ostilità e a rispettare il diritto internazionale umanitario.

Il summit ha condannato gli attacchi terroristici in Medio Oriente, in particolare quelli contro Israele da parte dell’Iran e di gruppi come Hezbollah e Hamas. L’Unione europea ha ribadito il suo impegno per la sicurezza di Israele e per la stabilità regionale, sottolineando la necessità di rispettare il diritto internazionale umanitario e di porre fine al ciclo di attacchi e ritorsioni.

Inoltre, il Consiglio europeo ha affrontato la situazione in Libano, esortando al rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale del paese e chiedendo un cessate il fuoco immediato lungo la linea blu. È stata espressa massima preoccupazione per le vittime civili e l’uso della forza militare, con un appello a rispondere alla crescente crisi umanitaria nel paese.

Infine, il Consiglio ha condannato gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele e ha chiesto un cessate il fuoco immediato a Gaza, oltre a sottolineare l’importanza di una pace giusta e duratura basata sulla soluzione dei due Stati. L’Unione europea si impegna a sostenere l’Autorità palestinese e a contribuire al suo programma di riforme.

Nella discussione sulle migrazioni, si è evidenziata la necessità di una risposta europea alla sfida della migrazione, con un maggiore impegno nella cooperazione con i Paesi di origine e di transito. Sono stati sottolineati l’importanza dei percorsi sicuri e legali per una migrazione regolare e ordinata, insieme all’accelerazione dei rimpatri dall’Unione europea.

In conclusione, il Consiglio europeo ha espresso la sua determinazione nel sostenere la pace, la sicurezza e la stabilità nella regione, nonostante le sfide e le tensioni in corso. La posizione dell’Europa rimane ferma nel condannare la violenza e nel promuovere soluzioni diplomatiche e umanitarie per i conflitti in corso.