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Fa discutere l’operazione “anti degrado” a viale Pretoriano: rimosse 30 tende, identificate 19 persone. Funari: «Il cancello prevista da tempo». Critiche le associazioni
Vasta operazione anti degrado a Roma
La recente operazione di “anti degrado” condotta a viale Pretoriano e in via di Santa Bibiana ha sollevato molte discussioni e polemiche. La Polizia Locale di Roma Capitale ha riferito che durante l’intervento sono state rimosse circa 30 tende e identificate 19 persone, in prevalenza di origine africana. Le attività di pulizia e ripristino del decoro sono state avviate immediatamente, in collaborazione con il Commissariato Viminale della Polizia di Stato. Questa azione è stata considerata come parte di una serie di interventi mirati a migliorare la situazione nelle aree circostanti la stazione Termini, già oggetto di precedenti operazioni di pulizia e riqualificazione.
Identificazione e assistenza alle persone coinvolte
Durante l’operazione, le forze dell’ordine hanno identificato 19 occupanti delle tende, di età compresa tra i 30 e i 45 anni, di cui 9 privi di documenti. Questi ultimi sono stati sottoposti ai controlli di rito, mentre per gli altri sono state attivate le consuete procedure di assistenza da parte della Sala operativa sociale, in collaborazione con diverse agenzie e uffici comunali. Una volta completate le operazioni di pulizia, verranno avviati i lavori per mettere in sicurezza le aree e prevenire ulteriori occupazioni abusive, inclusa l’installazione di cancellate temporanee.
Reazioni delle associazioni e delle istituzioni
Le critiche delle associazioni che si occupano di supportare le persone migranti, richiedenti asilo e senza dimora non sono mancate. Il presidio Baobab Experience ha espresso preoccupazione per lo sgombero, sottolineando che non rappresenta una soluzione reale al problema. Secondo loro, le operazioni anti degrado spingono le persone verso la marginalità sociale senza offrire alternative concrete di accoglienza. Inoltre, Poleis – Polo civico Esquilino ha condannato l’operazione definendola prevaricatrice e contraria ai principi di accoglienza e solidarietà. Il Polo ha sottolineato la necessità di trovare soluzioni alternative che rispettino la dignità delle persone coinvolte.
La questione dell’accoglienza e dei diritti
Il tema centrale che emerge da questa operazione è quello dell’accoglienza e del riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone vulnerabili. Baobab Experience ha evidenziato le difficoltà che molte persone incontrano nel richiedere asilo in Italia, a causa di lunghe attese per ottenere documenti che comportano anni di precarietà e mancanza di sicurezza. La questione della protezione e dell’integrazione delle persone migranti è cruciale e richiede un approccio umanitario e rispettoso dei diritti umani.
Richieste di dialogo e cooperazione
Le associazioni e le istituzioni locali hanno sottolineato l’importanza di avviare un dialogo costruttivo e collaborativo per affrontare le sfide legate all’accoglienza e all’integrazione. La mancanza di un coordinamento efficace e di una vera volontà politica di ascolto e comprensione delle esigenze delle persone vulnerabili rappresenta un ostacolo per una convivenza pacifica e inclusiva nella città di Roma.
In conclusione, l’operazione di sgombero a viale Pretoriano ha sollevato dibattiti e polemiche sulla gestione dei fenomeni legati alla marginalità e alla disuguaglianza sociale. È fondamentale promuovere politiche e interventi che rispettino i diritti umani e offrano soluzioni concrete e sostenibili per le persone in condizioni di vulnerabilità.