Più di 350 appartamenti e locali che saranno riconsegnati alla comunità, scuole e territori, oltre alla tutela delle fragilità. Questo è l’obiettivo dell’iniziativa che prevede il recupero di case dagli abusivi a Roma, un problema che da anni affligge la città e che finalmente sembra trovare una soluzione con l’approvazione della delibera da parte del Campidoglio.
Il caso degli ex alloggi dei custodi delle scuole è diventato un vero e proprio nodo da sciogliere, considerando che molti di questi immobili non venivano restituiti alla comunità una volta che il custode originario non ne aveva più bisogno. Spesso, figli, nipoti e altri parenti si stabilivano negli immobili senza avere alcun titolo legale, occupando indebitamente un patrimonio pubblico importante per la città di Roma.
La delibera approvata, frutto di un lavoro collegiale tra il Campidoglio, associazioni di categoria e rappresentanti dei portieri, prevede il recupero di centinaia di alloggi occupati abusivamente, ma anche la tutela degli attuali inquilini, a condizione che soddisfino determinati requisiti di fragilità. Si tratta di un equilibrio delicato che mira a proteggere il patrimonio pubblico di Roma Capitale, ma anche a garantire un’adeguata assistenza alle persone in situazioni di vulnerabilità.
### Il Regolamento per il Recupero degli Alloggi Occupati
La delibera punta a recuperare entro i prossimi mesi circa 300 alloggi occupati illegalmente da persone senza titolo. Questi immobili sono distribuiti in diverse zone della città, dalle scuole del centro storico come Tasso, Righi e Newton, fino agli istituti periferici. Per coloro che si trovano in condizioni di fragilità, l’amministrazione prevede deroghe alla riacquisizione degli alloggi, garantendo lasciti temporanei e cadenzati con precise condizioni.
Secondo il testo della delibera, per poter continuare a vivere nell’immobile, l’ex custode o i suoi familiari devono avere più di 65 anni o un’invalidità non inferiore al 74%. Inoltre, devono dimostrare di aver risieduto nell’alloggio per almeno cinque anni, non essere in situazioni di morosità e avere la possibilità di sanare eventuali debiti entro 180 giorni. Queste misure sono pensate per garantire un equo trattamento agli attuali inquilini, pur tutelando il patrimonio pubblico della città.
### Il Contributo delle Istituzioni e delle Associazioni
La consigliera comunale Carla Fermariello si è espressa positivamente riguardo al lavoro svolto per redigere la delibera, sottolineando l’importanza del confronto con le associazioni di categoria e i rappresentanti dei portieri. Il testo approvato rappresenta un passo significativo verso il recupero degli alloggi occupati illegalmente, garantendo al contempo la tutela delle fragilità delle persone coinvolte.
Anche l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi ha elogiato l’impegno dei consiglieri comunali e del delegato alla scuola Daniele Parrucci nel promuovere una gestione più efficiente degli alloggi degli ex custodi. Questa iniziativa, oltre a restituire importanti risorse alla comunità e alle scuole, mira a migliorare i servizi per gli studenti e a offrire un supporto adeguato agli anziani che potrebbero avere difficoltà a trovare una nuova sistemazione.
### Conclusioni
In conclusione, il recupero di oltre 350 alloggi occupati abusivamente a Roma rappresenta un passo importante verso la tutela del patrimonio pubblico e il miglioramento delle condizioni abitative nella città. Grazie alla collaborazione tra istituzioni, associazioni e rappresentanti della comunità, siamo riusciti a trovare una soluzione equa che tiene conto delle esigenze di tutte le parti coinvolte. Questo è solo l’inizio di un percorso che mira a garantire un uso corretto e sostenibile degli immobili pubblici, contribuendo a rendere Roma una città più inclusiva e accogliente per tutti i suoi cittadini.