Una comunicazione via radio è giunta a tutte le pattuglie di polizia locale di Roma Capitale nel pomeriggio, scatenando una polemica politica. Il sindacato di polizia locale Sulpl ha definito la nota operativa “quantomeno bizzarra”. Secondo il sindacato, la nota segnalava persone che affiggevano volantini sugli impianti semaforici e manifesti in cui si denigrava il sindaco Roberto Gualtieri per la chiusura della ZTL fascia verde. La nota includeva anche un invito agli agenti a fotografare e staccare i manifesti. A firmare la nota è stato il segretario del Lazio Alessandro Marchetti. Il segretario romano Aggiunto Marco Milani ha commentato: “Non vorremmo che qualcuno abbia scambiato il nostro ruolo per una sezione politica. È compito della polizia locale contrastare le affissioni abusive, ma fotografare e staccare manifesti dovrebbe riguardare ogni tipo di affissione abusiva, senza favoritismi politici”.
I manifesti dell’ex sindaco Alemanno sembrano essere al centro di questa controversia. Secondo quanto riportato da fonti interne, la nota faceva riferimento ai manifesti affissi dall’ex sindaco Gianni Alemanno e dal suo movimento, che hanno scelto di distribuire volantini su pali, semafori e segnali stradali. Questa tipologia di affissione è stata considerata intralcio per la segnaletica stradale, causando preoccupazioni per la sicurezza pubblica. La nota del comando generale della polizia locale ha confermato l’invito alle pattuglie di verificare e rimuovere manifesti “a bandiera” che potrebbero ostacolare la visibilità e creare pericoli sulla strada.
Le reazioni alla denuncia del sindacato non si sono fatte attendere. L’ex sindaco Gianni Alemanno e Nicola Colosimo, del Movimento Indipendenza, hanno criticato il coinvolgimento della polizia locale nell’abbattere manifesti politici. Alemanno ha sottolineato che durante la sua amministrazione di centrodestra non sono mai stati dati ordini del genere, definendo la situazione come strumentalizzazione della polizia per fini politici. Il segretario dell’Ugl, Paolo Emilio Nasponi, ha fatto un parallelo tra le azioni della polizia locale e la polizia di repressione dell’antifascismo, evocando un clima di controllo politico che non dovrebbe avere spazio in una democrazia.
La questione sollevata dal sindacato ha portato alla luce un dibattito sul ruolo della polizia locale e sui limiti della sua autorità. Mentre il contrasto alle affissioni abusive è un compito importante per mantenere l’ordine pubblico, il coinvolgimento diretto nella rimozione di manifesti politici solleva interrogativi sulla neutralità e l’imparzialità delle forze dell’ordine. È importante garantire che la polizia locale non venga strumentalizzata per fini politici e che il rispetto per la libertà di espressione venga sempre preservato.
La risposta del Comando Vigili
Il Comando Vigili ha risposto alle critiche del sindacato e delle varie personalità politiche coinvolte, sottolineando che la priorità è la sicurezza stradale e il rispetto delle normative vigenti. Secondo il Comando, le affissioni abusive rappresentano un pericolo per la circolazione stradale e devono essere rimosse per evitare incidenti e garantire la chiarezza della segnaletica. Le pattuglie della polizia locale sono state incaricate di vigilare sul territorio e segnalare eventuali manifesti che possano costituire un pericolo per la sicurezza pubblica.
Il ruolo della polizia locale e la libertà di espressione
Il dibattito suscitato da questa polemica mette in luce l’importanza di garantire un equilibrio tra il ruolo della polizia locale nel mantenere l’ordine pubblico e il rispetto per la libertà di espressione. Mentre è fondamentale contrastare le attività illegali che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini, è altrettanto essenziale evitare qualsiasi forma di abuso di potere che possa limitare la libertà di opinione e di manifestazione. La polizia locale deve operare nell’ambito della legge e nel rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini, garantendo un ambiente sicuro e democratico per tutti.
In conclusione, la rimozione dei manifesti anti-ZTL a Roma Capitale ha scatenato una discussione intensa sul ruolo della polizia locale e sulla sua autonomia rispetto alle questioni politiche. È importante che le forze dell’ordine operino in modo imparziale e nel rispetto della legge, evitando qualsiasi forma di strumentalizzazione politica. La libertà di espressione è un pilastro fondamentale della democrazia e deve essere tutelata in ogni contesto, anche quando si tratta di manifestazioni di dissenso politico.