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Il presidente del municipio V, Mauro Caliste, ha recentemente annunciato che il ministero dell’Interno non ha ancora fornito i fondi necessari per l’abbattimento dei manufatti confiscati alla criminalità organizzata nell’ex Borghetto degli Artigiani. Questa informazione è emersa durante una commissione capitolina congiunta Ambiente e Patrimonio, convocata su richiesta del minisindaco, per discutere l’aggiornamento sul cronoprogramma del recupero dell’area di via di Acqua Bullicante 248.

Ultimi sviluppi
Caliste ha spiegato che il delegato del sindaco per la legalità, Francesco Greco, sta lavorando per accelerare il trasferimento delle risorse richieste dal ministero dell’Interno. Inoltre, i dipartimenti Patrimonio e Lavori pubblici si riuniranno nelle prossime settimane per discutere dell’aggiornamento del cronoprogramma, tenendo conto della necessità di approfondire ulteriormente la messa in sicurezza del sottosuolo. Questo potrebbe significare che i tempi previsti per il recupero dell’area potrebbero essere più lunghi di quanto inizialmente previsto.

Il cronoprogramma
Secondo il cronoprogramma degli interventi, l’avvio della demolizione degli immobili confiscati era previsto entro il 30 settembre, con l’obiettivo di completare la bonifica, le demolizioni e l’analisi del sottosuolo entro la fine del 2024. Una volta completati questi lavori, il municipio avrebbe potuto prendere in gestione l’area con l’intenzione di trasformarla in un parco pubblico a disposizione della comunità.

Problemi di occupazione
Nonostante l’inizio dei lavori di bonifica a luglio, la presenza di senza fissa dimora nell’area è tornata ad essere un problema. A inizio settembre, tre individui sono stati denunciati per invasione di terreni o edifici nella zona dell’ex Borghetto. Questa area è stata spesso oggetto di spaccio e occupazioni abusive nel corso degli anni. Inoltre, un incendio che ha coinvolto parte dell’area lo scorso luglio ha sollevato sospetti sulle cause, con il minisindaco Caliste che aveva annunciato l’imminente inizio dei lavori di recupero.

Sfide future
Il recupero dell’ex Borghetto degli Artigiani si prospetta quindi come una sfida complessa, data la necessità di fondi adeguati e di un coordinamento efficace tra le autorità competenti. È fondamentale garantire la sicurezza dell’area e prevenire nuove occupazioni illegali che potrebbero compromettere il lavoro svolto finora. Caliste e il suo team sono determinati a portare avanti il progetto di trasformare l’area in un parco pubblico, ma è chiaro che ci sono ancora ostacoli da superare per raggiungere questo obiettivo.