Qualche tempo fa, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha sottolineato l’importanza del ruolo delle Entrate, definendolo cruciale. Recentemente, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato il recupero di 25 miliardi di euro nel 2023. Tuttavia, considerando che l’economia sommersa in Italia ammonta a circa 84 miliardi di euro all’anno, c’è qualcosa che non torna. Il problema dell’evasione fiscale è una vera piaga per il Paese, e nonostante l’amministrazione finanziaria disponga di 190 banche dati collegate digitalmente, risulta difficile combattere questo fenomeno criminale.
Il governo ha tentato di affrontare l’evasione fiscale attraverso condoni fiscali, rottamazione delle cartelle, concordato fiscale e altre misure. Tuttavia, non sempre questi strumenti portano ai risultati sperati, e spesso sono i cittadini onesti a pagare il prezzo più alto. Nel Lazio, l’economia nascosta rappresenta oltre il 9% del PIL, con un danno erariale di circa 10 miliardi di euro che include sia l’evasione fiscale che le attività illegali.
A Milano, città con il maggior numero di partite IVA, è comparso uno striscione che mette in guardia sul concordato preventivo biennale proposto dal governo. Questa misura potrebbe avere delle implicazioni significative per i contribuenti, e Federcontribuenti cerca di sensibilizzare sia le istituzioni che i cittadini sui potenziali rischi.
In conclusione, l’evasione fiscale rimane un problema diffuso in Italia nonostante gli sforzi delle autorità. È importante trovare nuove strategie e soluzioni per contrastare efficacemente questo fenomeno e garantire una maggiore equità fiscale per tutti i cittadini.