L’aumento della violenza e degli attacchi aerei israeliani in Libano sta causando gravi conseguenze per la popolazione civile, spingendo sempre più persone a fuggire verso la Siria. Secondo l’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, il numero di sfollati nel Paese sta crescendo ogni giorno, con 20 villaggi nel sud del Libano che hanno ricevuto l’ordine di evacuazione e un quarto del Paese sotto evacuazione militare.
La crisi ha avuto un impatto significativo anche sulla Siria, con oltre 283.000 persone che hanno attraversato il confine dal Libano, di cui il 70% sono siriani. L’Unhcr e altre agenzie dell’ONU sono presenti in cinque valichi di frontiera per fornire assistenza umanitaria essenziale, come acqua, cibo, coperte e trasporti verso le destinazioni previste.
I rifugiati siriani che erano in Libano sono ora di nuovo in fuga, mettendosi in salvo in Siria. Molti di loro si trovano in condizioni precarie, con necessità specifiche come disabilità e malattie croniche. L’Unhcr sta fornendo assistenza medica e legale, oltre a supporto psicosociale per affrontare la crisi.
La situazione in Libano è critica, con oltre 188.000 persone ospitate in rifugi collettivi, molti dei quali al massimo della capacità. L’Unhcr sta lavorando per migliorare le condizioni di questi rifugi e valutare nuovi siti per accogliere ulteriori sfollati. I bombardamenti hanno causato la chiusura di numerose strutture sanitarie, mettendo a rischio la salute della popolazione.
Per far fronte a questa emergenza umanitaria, l’Unhcr ha lanciato due appelli per raccogliere fondi per assistere le persone colpite in Libano e in Siria. L’obiettivo è di mobilitare 425,7 milioni di dollari per il Libano e 324 milioni di dollari per la Siria per fornire assistenza a oltre un milione di persone per sei mesi.
La situazione rimane critica e il sostegno della comunità internazionale è fondamentale per garantire che le persone colpite da questa crisi ricevano l’aiuto di cui hanno disperatamente bisogno. L’Unhcr e le altre agenzie dell’ONU continuano a lavorare per fornire assistenza e supporto alle persone sfollate in Libano e in Siria, ma la situazione richiede un impegno continuo e una risposta urgente da parte della comunità internazionale.