Intimo personalizzato per la comunità LGBTQ+: Noyb Wear, la startup che fa la differenza
Biancheria intima inclusiva per la comunità LGBTQ+. Per non far sentire più a disagio le oltre 2 milioni di persone in Italia trans, queer, gender non conforming e non binarie che ogni mattina non si sentono comode quando devono indossare la biancheria intima tradizionale.
Questo il progetto di due ragazze romane, Valentina Della Gatta e Valentina Sessa, che hanno ideato e creato Noyb Wear, la prima startup italiana che produce (è attiva dal 14 dicembre) slip da tucking, per l’appiattimento di testicoli e pube, binde per appiattire il petto, e boxer mestruali da packing.
Un’amicizia nata sui banchi delle elementari
Si sono conosciute sui banchi della scuola elementare dei Castelli Romani, le due Valentine, per non perdersi mai di vista nonostante il lavoro e la vita le abbia divise geograficamente: Sessa, avvocato, è tornata a Roma dopo aver lavorato in Sicilia, Della Gatta invece vive tra Texas e Italia. Mentre la prima è «il braccio, la mano operativa», la seconda è la mente, l’ideatrice dell’avventura.
«Nel 2020 vivevo in Inghilterra e la combo Brexit più Covid ha fatto sì che l’ufficio dove lavoravo chiudesse. Ho trovato subito un nuovo lavoro da remoto ma passavo tanto tempo senza nulla da fare. Mentre ero a casa, ho finalmente iniziato ad osservare in modo attento mia moglie Zoey, una donna trans, che si vestiva la mattina», racconta Valentina Della Gatta, che ripercorre le tappe della nascita di Noyb Wear:
“Notavo quotidianamente il disagio di mia moglie Zoey”
«Prima della pandemia io uscivo prestissimo di casa per andare a lavoro, quando lei ancora dormiva. Avevo già percepito le difficoltà di Zoey a trovare la biancheria intima, ma non ci avevo fatto troppo caso. Così piano piano ho iniziato a notare quotidianamente il disagio che aveva nel prepararsi: la vedevo tutti i giorni dare di matto perché non andava mai bene niente. Negli anni precedenti l’avevo aiutata a cercare capi online, abbiamo comprato qualsiasi cosa da qualsiasi paese ma lei non era mai soddisfatta del comfort o della resa estetica. All’ennesimo giorno di frustrazione, un po’ per gioco le ho detto “mo te le faccio io le mutande”. Così è partito tutto».
Il team di Noyb Wear
Passo dopo passo, errore dopo errore, ha trovato il supporto dell’amica di sempre Valentina e insieme hanno creato la startup, al cui team partecipano anche Carolina Lidia Facchi, Elias Andreetta e Antonio Pace, il marito di Valentina Sessa.
A gennaio 2023 hanno mandato in produzione una ottantina di prototipi in varie taglie e comincia la fase di sperimentazione.
«Abbiamo consegnato i prodotti a persone disponibili a provarli gratuitamente e a dare un feedback; i prodotti sono piaciuti, tanto. Abbiamo capito che però era necessario fare delle piccole modifiche e quindi siamo ripassati in produzione per l’ultimo check. Ora siamo operativi».
Capi anche per pre-adolescenti e adolescenti
Il 14 dicembre c’è stato il lancio ufficiale, la speranza è che l’avventura decolli. «Abbiamo intenzione di produrre capi anche per pre-adolescenti e adolescenti che hanno le stesse necessità, fare costumi da bagno ed espandere la produzione ad abbigliamento gender-neutral in senso ampio», spiegano le due Valentine che, accanto all’attività commerciale, sarebbero felici anche se un domani «nascesse uno sportello ascolto e in generale un’attività finalizzata a sensibilizzare le persone su tematiche importanti, delle quali troppo spesso non si parla o se ne parla male. E chissà, consultori, attività pro-bono e chi più ne ha più ne metta».