Implantazione innovativa del cuore al Bambino Gesù: risultati su 5 pazienti
Una nuova speranza per pazienti con gravi cardiopatie congenite
Un’innovativa procedura di impianto di un dispositivo salvavita chiamato “clessidra” per il cuore ha portato risultati positivi su 5 pazienti presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. I pazienti, di età compresa tra i 15 e i 40 anni, affetti da tetralogia di Fallot, una grave cardiopatia congenita, hanno beneficiato di questa tecnologia rivoluzionaria.
Il dispositivo, noto come Alterra Adaptive Prestent, è composto da uno stent metallico autoespandibile a forma di clessidra e una valvola polmonare standard inserita all’interno dello stent. Questo permette di trattare dilatazioni dell’efflusso destro fino a dimensioni che sarebbero gestibili con dispositivi tradizionali. Inoltre, la durabilità della componente metallica della “clessidra” consente futuri inserimenti di nuove valvole senza la necessità di interventi chirurgici invasivi.
Un passo avanti nell’assistenza cardiologica
Secondo Gianfranco Butera, responsabile dell’unità di Cardiologia interventistica del Bambino Gesù, questa procedura mininvasiva evita l’intervento chirurgico a cuore aperto per pazienti particolarmente fragili a causa della loro storia clinica. Questo riduce i rischi e migliora significativamente la qualità della vita dei pazienti, che possono essere dimessi dopo soli 2-3 giorni dall’intervento.
In passato, pazienti con estese dilatazioni dell’efflusso destro dovevano affrontare interventi chirurgici complessi. Grazie a questa innovativa tecnologia, è possibile trattare in modo mininvasivo una percentuale significativamente maggiore di pazienti rispetto al passato, offrendo una nuova speranza a coloro che soffrono di gravi cardiopatie congenite.
Un futuro promettente per la cardiologia interventistica
L’impianto di questo dispositivo salvavita presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù rappresenta un passo avanti significativo nella cura delle cardiopatie congenite. Con risultati positivi su 5 pazienti, questa tecnologia offre nuove prospettive per pazienti che prima dovevano affrontare interventi chirurgici invasivi. La possibilità di trattare dilatazioni dell’efflusso destro in modo mininvasivo apre la strada a un futuro promettente per la cardiologia interventistica in Europa.
14 gennaio 2025