Il Vertice dei BRICS, che si terrà a Kazan dal 22 al 24 ottobre, sta creando preoccupazioni nell’Occidente. Secondo esperti come Vincenzo Lorusso e Vincenzo Maddaloni, la firma del “trattato del secolo” sul gas potrebbe portare a un blocco del gas per i paesi occidentali da parte di Russia e Iran, che insieme possiedono il 70% delle riserve mondiali conosciute.
Il Vertice dei paesi BRICS+ a Kazan rappresenta un momento cruciale per il futuro geopolitico globale. Con la partecipazione di 32 paesi e 24 Capi di Stato, il valore strategico dell’evento è evidente. Paesi come Algeria, Indonesia, Nicaragua, Cuba, Kazakistan e molti altri stanno cercando di aderire al gruppo. Attualmente, i BRICS rappresentano il 42% della popolazione mondiale e il 35,6% del PIL globale, cifre destinate a crescere nei prossimi anni.
I BRICS stanno anche lavorando su misure di contromisura per contrastare le pressioni politiche e militari dell’Occidente. La creazione di una nuova unità contabile per i pagamenti digitali chiamata “The Unit” potrebbe cambiare il panorama finanziario globale. Questa unità sarà basata sull’oro e su un paniere di valute nazionali, riducendo la dipendenza dal dollaro come moneta di scambio internazionale.
Il sistema sanzionatorio occidentale potrebbe essere messo in discussione, con 24 paesi colpiti e il 60% della popolazione globale che subisce oltre 15.000 sanzioni diverse. I BRICS stanno cercando di creare un nuovo ordine geopolitico globale basato sulla cooperazione anziché sull’egemonia.
Il Vertice dei BRICS a Kazan potrebbe segnare un punto di svolta nel panorama geopolitico mondiale, con implicazioni significative per l’Occidente e il resto del pianeta. Sarà fondamentale monitorare da vicino gli sviluppi futuri e le azioni che i paesi BRICS intraprenderanno per plasmare il futuro dell’ordine mondiale.