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Il Papa ringrazia per i messaggi di affetto al Gemelli – RomaSette

Nella quarta giornata di ricovero al Policlinico Gemelli, Papa Francesco continua a mantenere condizioni cliniche stazionarie, come riportato nel secondo bollettino medico emesso. La Sala stampa vaticana informa che il pontefice rimane apiretico e sta seguendo regolarmente la terapia prescritta. Nella giornata odierna, ha ricevuto l’Eucaristia e ha dedicato del tempo alle sue attività lavorative, oltre alla lettura di testi.

Riconoscente per l’affetto e la vicinanza dimostrati dai numerosi messaggi ricevuti, Papa Francesco desidera ringraziare coloro che, attualmente ricoverati in ospedale, esprimono amore e affetto tramite disegni e messaggi augurali. Egli prega per loro e chiede che preghino anche per lui. Non si registrano sostanziali cambiamenti rispetto al quadro clinico complesso definito nel precedente bollettino, che parlava di un’infezione polimicrobica delle vie respiratorie che aveva richiesto una modifica nella terapia.

In serata, il Papa ha nuovamente telefonato alla parrocchia latina di Gaza, intitolata alla Sacra Famiglia, per salutare i fedeli rifugiati all’interno. Il parroco padre Gabriel Romanelli ha confermato che Francesco si è mostrato stanco ma con voce chiara, chiedendo notizie e ringraziando per le preghiere. Alla fine della chiamata, ha impartito la sua benedizione. Si tratta di un gesto quotidiano che si ripete da quando è iniziata la guerra tra Israele e Hamas, con Papa Francesco che, quando possibile, alle 19 (le 20 in Italia) chiama la parrocchia per salutare il parroco, il vicario e i fedeli presenti.

La sincera gratitudine e il costante pensiero per gli altri emergono chiaramente dall’atteggiamento di Papa Francesco, che nonostante le proprie condizioni di salute, trova sempre il modo di manifestare affetto e vicinanza verso coloro che si trovano in difficoltà. La sua umanità e la sua semplicità nel comunicare con le persone, anche attraverso una telefonata, rappresentano un esempio di come la presenza e l’ascolto possano fare la differenza nei momenti di bisogno.

Infine, il Papa dimostra che la fede e la spiritualità possono essere un faro di speranza e conforto, non solo per coloro che credono, ma per chiunque si trovi ad affrontare momenti di difficoltà. La sua vicinanza alle persone colpite dalla guerra e la sua costante preoccupazione per il benessere altrui sono un esempio di come la compassione e l’amore possano superare qualsiasi barriera, portando conforto e sostegno a chi ne ha bisogno.