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Un gruppo di cittadini ha organizzato un finto funerale di protesta davanti all’impianto Ama a Rocca Cencia. I manifestanti, molti dei quali con il volto coperto, hanno portato una bara con una croce sopra e hanno suonato le campane. La protesta è contro un possibile aumento dei rifiuti e dei rischi per la salute dei residenti. Questo è solo l’ultimo di una serie di blitz di protesta che si sono verificati nelle scorse settimane, con tentativi di bloccare i camion in entrata nell’impianto.

Ama ha definito questo finto funerale un “atto di minaccia” nei confronti dei responsabili della struttura e ha già denunciato l’accaduto alle autorità competenti. Il presidente di Ama, Bruno Manzi, ha chiesto alle istituzioni di garantire la sicurezza e la serenità per le attività dell’azienda e dei suoi dipendenti. Ama si impegna a migliorare i servizi di pulizia e igiene urbana a Rocca Cencia e esprime solidarietà ai responsabili della struttura.

L’assessore all’Ambiente e ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi, ha condannato la protesta e ha invitato alla calma. Ha sottolineato l’importanza del dialogo e dell’interlocuzione con i cittadini per risolvere i problemi legati all’impianto di trattamento dei rifiuti. Alfonsi ha esortato tutti a evitare gesti simbolici come il finto funerale e a promuovere il confronto costruttivo tra amministrazione e cittadini.

La situazione a Rocca Cencia resta tesa, ma è fondamentale trovare soluzioni attraverso il dialogo e la collaborazione tra tutte le parti coinvolte. Solo così si potranno affrontare e risolvere le questioni legate ai rifiuti e alla salute dei residenti in modo efficace e duraturo.