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La Cgil dell’Umbria, insieme alla Fp Cgil e alla Camera del lavoro di Perugia, esprimono profondo dolore per la tragica morte di Maristella Paffarini e di sua figlia Elisa, avvenuta per mano del marito e padre che si è suicidato in seguito, in un casolare vicino a Perugia.

La Cgil descrive Maristella come una persona gentile, mite e abile nella mediazione e risoluzione dei conflitti. Era rispettata per la sua serietà e dolcezza in tutte le situazioni. Maristella svolgeva con grande impegno il ruolo di assistente sociale e delegata sindacale presso la Fp Cgil di Perugia da molti anni. La sua pensione era ormai vicina, ma purtroppo non potrà raggiungerla.

Il sindacato non trova parole per esprimere la gravità di questa tragedia, che si configura come un altro terribile caso di femminicidio. Questo evento deve spingerci a riflettere su cosa stiamo effettivamente facendo per prevenire la violenza maschile contro le donne, per riconoscerla e fermarla prima che sia troppo tardi. L’intera organizzazione si unisce nel dolore alla famiglia, agli amici, alle colleghe e ai colleghi di Maristella.

Questa terribile vicenda ci ricorda l’importanza di continuare a sensibilizzare e educare sulla violenza di genere, affrontando il problema con concrete azioni di prevenzione e supporto alle vittime. È fondamentale che la società nel suo insieme si mobiliti per contrastare e fermare questi atti di violenza inaccettabile.

In questo momento di dolore e sgomento, è importante che ci si unisca per sostenere coloro che sono stati colpiti da questa tragedia e per lavorare insieme per creare un futuro in cui la violenza di genere sia debellata e le donne possano vivere libere e sicure.