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La distribuzione degli aiuti dell’Unicef in corso in Libano continua a essere una priorità in risposta ai recenti raid israeliani che hanno devastato la regione. Dal 23 al 25 settembre, quasi 600 persone sono state uccise, di cui più di 50 bambini e 94 donne, mentre i feriti sono stati circa 1.700. Gli sfollati interni hanno superato la quota di 200.000, con scuole momentaneamente chiuse e l’apertura del nuovo anno scolastico rinviata al 14 ottobre.

Gli attacchi del 25 settembre hanno danneggiato ulteriori 4 stazioni idriche nei Governatorati del Sud e della Bekaa, portando a 24 il totale delle stazioni idriche danneggiate dall’ottobre 2023. Questo ha avuto conseguenze sull’accesso all’acqua per oltre 250.000 persone. Inoltre, sono stati chiusi 18 centri di assistenza sanitaria primaria a causa della loro ubicazione in aree ad alto rischio.

Di fronte a questa situazione critica, l’Unicef Libano ha risposto prontamente fornendo ai rifugi collettivi e alle Unità governative per la riduzione del rischio di disastri (Drr) nei governatorati del Sud, del Nord e di Beirut-Monte Libano, beni di prima necessità. Tra questi, 5.800 litri di acqua in bottiglia, 3.770 coperte, 1.270 sacchi a pelo, 1.950 kit per l’igiene e la salute, e 2 grandi tende ad alte prestazioni per sostenere le operazioni di gestione dei rifugi. Inoltre, sono stati forniti 15.000 litri di gasolio al South Lebanon Water Establishment e sostenuto il funzionamento quotidiano di 20 unità mobili di assistenza sanitaria primaria.

L’Unicef ha anche fornito servizi nutrizionali in 25 rifugi collettivi, compreso lo screening della malnutrizione per i bambini sotto i 5 anni e le donne in gravidanza e in allattamento, oltre all’orientamento dei casi di malnutrizione ai centri di cura più vicini. Inoltre, sono stati distribuiti 300 coperte e sacchi a pelo nei rifugi per sfollati, garantendo un minimo di comfort in una situazione di emergenza.

Subito dopo i raid di Israele, sono state procurate 25 tonnellate di farmaci salvavita e prodotti medici che arriveranno in Libano nei prossimi giorni, con altre 53 tonnellate in fase di approvvigionamento. Nel Libano settentrionale, sono state distribuite 2.400 bottiglie d’acqua e 60 kit igienici a oltre 500 persone nei rifugi collettivi, e a Tiro sono state fornite 490 bottiglie d’acqua ai rifugi. Inoltre, 130 kit di emergenza per l’istruzione sono stati spediti ai magazzini dei partner in tutto il Paese, in grado di supportare 20.890 bambini.

La situazione in Libano rimane critica e richiede un impegno continuo da parte di organizzazioni come l’Unicef per garantire il supporto necessario alla popolazione colpita dai recenti eventi. La distribuzione degli aiuti è in corso e l’Unicef si impegna a fornire ulteriori assistenza per affrontare le sfide umanitarie in corso.