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Durante le recenti operazioni condotte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina per garantire la sicurezza dei prodotti e la tutela della salute pubblica, sono stati effettuati controlli mirati in diverse attività commerciali del capoluogo pontino. Durante tali controlli, sono stati sequestrati circa 1.000 prodotti alimentari scaduti e 18.000 articoli vari, inclusi giocattoli, che non rispettavano le norme di sicurezza e potevano essere dannosi per i consumatori.

Queste azioni fanno parte di un piano più ampio per rafforzare la sorveglianza sulla qualità dei prodotti in commercio e garantire la sicurezza alimentare e dei giocattoli, con particolare attenzione alla protezione dei più giovani.

In un negozio specializzato nella vendita di prodotti alimentari etnici a Latina, i finanzieri hanno scoperto una vasta gamma di alimenti scaduti o privi delle informazioni essenziali sulle etichette, come la data di scadenza. Tra i prodotti ritirati figurano bevande, cibi in scatola, farine, pasta, sottaceti, ortaggi sottovuoto, infusi e conserve varie, esposti per la vendita nonostante rappresentassero un rischio per la salute dei consumatori.

La mancanza di etichettature complete e di avvertenze obbligatorie rendeva questi prodotti pericolosi, in quanto non fornivano indicazioni sugli eventuali materiali o sostanze nocive per la salute.

In un altro punto vendita di Latina, sono stati sequestrati circa 18.000 articoli, tra cui giocattoli e oggetti per la casa, che non avevano la marcatura CE, necessaria per certificare la conformità ai requisiti di sicurezza dell’Unione Europea. La mancanza di questa marcatura e delle avvertenze per l’uso dei giocattoli, in particolare quelle specifiche per la sicurezza dei bambini, rappresentava un rischio significativo, poiché tali prodotti potevano contenere materiali o parti pericolose per i più piccoli.

La mancanza di controlli sulla qualità e sicurezza dei giocattoli è particolarmente preoccupante, poiché questi prodotti finiscono nelle mani dei bambini e possono comportare seri pericoli.

Dopo aver rilevato le irregolarità, la Guardia di Finanza ha segnalato i casi agli uffici competenti, tra cui la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Frosinone – Latina. Ai titolari delle imprese coinvolte sono state comminate sanzioni amministrative di 3.000 euro, al fine di scoraggiare future violazioni e garantire il rispetto delle normative sulla sicurezza dei prodotti e sulla tutela della salute pubblica.