Paolo Ruffini, presidente della Commissione per l’informazione del Sinodo in corso in Vaticano, ha annunciato che sono stati raccolti 62mila euro dalla colletta dei partecipanti al Sinodo per la parrocchia di Gaza. Inoltre, la Elemosineria apostolica ha contribuito con altri 30mila euro. Il parroco padre Romanelli ha espresso il suo ringraziamento per questo importante contributo durante il briefing di oggi, 8 ottobre.
Durante la giornata odierna al Sinodo sono state presentate le relazioni dei tavoli linguistici, una novità di quest’assemblea. Tra i temi discussi ci sono stati la conversione relazionale, il rapporto tra carismi e ministeri per evitare il narcisismo clericale, il ruolo significativo della vita consacrata e il ministero dell’ascolto. In particolare, sono emerse alcune perplessità riguardo al ministero dell’ascolto, poiché dovrebbe coinvolgere l’intera Chiesa.
Il video trasmesso durante il briefing mostrava il parroco di Gaza padre Gabriel Romanelli ringraziare calorosamente tutti i partecipanti al Sinodo e l’elemosiniere Krajewski per il sostegno ricevuto attraverso la preghiera, la vicinanza e l’aiuto concreto. Il parroco ha sottolineato l’importanza di questo aiuto per tutte le famiglie bisognose nella regione.
Questo gesto di solidarietà e generosità verso la parrocchia di Gaza dimostra l’importanza della collaborazione e del supporto reciproco all’interno della Chiesa. La raccolta di fondi durante il Sinodo non solo fornisce un aiuto tangibile alla comunità locale, ma rappresenta anche un segno di unità e fratellanza tra i partecipanti all’assemblea sinodale.
L’impegno della Chiesa a sostenere le comunità bisognose, specialmente in aree colpite da conflitti e difficoltà, è un pilastro fondamentale della missione religiosa. L’opportunità di partecipare attivamente a iniziative di solidarietà come questa durante il Sinodo offre ai fedeli la possibilità di mettere in pratica i valori evangelici di amore, compassione e condivisione.
In un mondo in cui le sfide e le sofferenze sono molte, gesti di generosità e sostegno come questo rappresentano una luce di speranza e un segno tangibile dell’amore di Dio per tutti i suoi figli. Che questo contributo possa portare conforto e sollievo alla parrocchia di Gaza e ispirare altri a seguire l’esempio di solidarietà e carità cristiana.