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Il Pontefice Francesco, ricoverato da ben 20 giorni al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale, si trova in condizioni stazionarie, come confermato dalla Sala stampa vaticana. Nonostante la permanenza in ospedale, non si sono verificati episodi di insufficienza respiratoria, il che rappresenta un segnale di stabilità nel suo stato di salute. Durante la giornata odierna, il Papa ha ricevuto ossigenoterapia ad alti flussi e questa notte verrà sottoposto nuovamente alla ventilazione meccanica non invasiva.

Secondo quanto comunicato dal Vaticano, Francesco ha intensificato le sedute di fisioterapia respiratoria e motoria attiva, trascorrendo parte della giornata seduto in poltrona. Tuttavia, a causa della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane ancora riservata, lasciando aperta la via a possibili sviluppi futuri. Nonostante le difficoltà, il Pontefice ha trovato la forza di partecipare al rito della benedizione delle Ceneri, ricevendo anche l’Eucaristia.

In un gesto di vicinanza e solidarietà, Papa Francesco ha contattato il parroco della parrocchia latina di Gaza dedicata alla Sacra Famiglia, padre Gabriel Romanelli, dimostrando così la sua costante attenzione verso i più bisognosi. Nel corso della giornata, ha alternato momenti di riposo a sessioni di lavoro, mantenendo un’impeccabile disciplina nonostante le circostanze avverse.

Nel frattempo, il popolo cattolico continua a riversare il proprio affetto e le proprie preghiere per la salute del Pontefice, con centinaia di fedeli che si riuniscono ogni giorno in piazza San Pietro per manifestare il loro sostegno. I cardinali della Curia romana si alternano nella guida della recita del Rosario, con l’intento di invocare la protezione divina su Papa Francesco. Questa sera, il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del dicastero delle Cause dei santi, ha guidato la supplica per la guarigione del Santo Padre.

In un momento di grande incertezza e preoccupazione, la fede e la solidarietà si rivelano fondamentali nel sostenere il Pontefice e coloro che gli sono vicini. La forza delle preghiere e il supporto costante della comunità ecclesiale rappresentano un faro di speranza in un periodo di difficoltà. Mentre il mondo intero resta in attesa di ulteriori sviluppi sulla salute di Papa Francesco, l’unione e la fraternità mostrate in questi giorni rimangono un esempio tangibile di amore e compassione.