news-17092024-024320

Undici cittadini peruviani sbarcati ieri a Fiumicino con un volo che aveva fatto scalo a Madrid sono stati respinti alla frontiera per motivi sanitari. Lo riporta l’Adnkronos: il Perù, insieme al Bangladesh, è considerato uno dei tredici paesi a rischio per i quali l’Italia ha bloccato i voli a causa dell’emergenza coronavirus. Tutti i passeggeri del volo sono stati sottoposti a controllo con il termoscanner: nessuno degli undici cittadini peruviani aveva la febbre, ma non sono stati fatti entrare a Roma. Dopo essere arrivati ieri sera all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, sono stati sistemati in isolamento in una camera di accoglienza, assistiti dal personale aeroportuale e dagli agenti della Polaria. Sono stati rimpatriati questa mattina.

Controlli sanitari rigidi per i paesi a rischio

L’Italia ha adottato misure rigorose per proteggere la popolazione dal rischio di importazione di nuovi casi di coronavirus da paesi considerati ad alto rischio. Il Perù, insieme ad altri dodici paesi, è soggetto a controlli sanitari rigorosi per evitare la diffusione del virus all’interno del territorio italiano. L’epidemia globale ha reso necessarie azioni tempestive e preventive per contenere la diffusione del virus.

Nuovi casi di coronavirus importati dall’estero

Nelle ultime 24 ore, sono stati registrati venti nuovi casi di coronavirus, di cui sedici sono risultati d’importazione dall’estero. Dodici di questi casi sono stati collegati ai voli di rientro dal Bangladesh, mentre gli altri quattro coinvolgono persone provenienti da diverse nazioni. Tutti i casi importati sono stati messi in quarantena per evitare la diffusione del virus nella comunità.

Situazione critica di un bambino di un anno positivo al coronavirus

In un’altra triste notizia, un bambino di un anno è risultato positivo al coronavirus e è stato ricoverato all’ospedale Bambino di Gesù di Roma. Le autorità sanitarie stanno conducendo un’indagine epidemiologica per tracciare i contatti del bambino e della sua famiglia al fine di contenere eventuali focolai di contagio. La situazione del piccolo dimostra quanto sia importante adottare misure preventive e proteggere i soggetti più vulnerabili alla malattia.

La situazione attuale richiede un’immediata risposta da parte delle autorità sanitarie per contenere la diffusione del virus e proteggere la popolazione. È fondamentale mantenere elevati standard di igiene, rispettare le norme di distanziamento sociale e sottoporsi a test diagnostici in caso di sintomi sospetti. La collaborazione di tutti è essenziale per superare questa sfida e tornare alla normalità il prima possibile.