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La chiusura del night Elite 2 a Roma per un giro di escort ha scosso la capitale italiana. Alcune delle ragazze coinvolte, con nomi d’arte come Chloe, Giada, Cristina, Dea, Popa, Ilary, e Malizia, sono state trovate a erogare “spettacoli privati” e prestazioni erotiche a pagamento all’interno delle sale della lap dance del nightclub di via dell’Umiltà. Il tariffario variava a seconda del tempo trascorso con i clienti, arrivando fino a 300 euro per un rapporto sessuale completo. Tuttavia, i soldi non finivano nelle tasche delle ragazze, ma venivano incassati dai gestori del locale.

Le ragazze coinvolte, per lo più straniere, erano sfruttate all’interno del locale, situato a pochi passi dalla Fontana di Trevi. Gli inquirenti hanno individuato due sospettati principali di sfruttamento: il 56enne Alessandro Di Stefano e un 80enne deceduto, identificato solo come A.P. Un terzo individuo, Santo V., di 64 anni, è sotto indagine per concorso in sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Il night è stato sottoposto a un decreto di sequestro preventivo in seguito alle indagini condotte dalla procura di Roma.

Il coinvolgimento di Alessandro Di Stefano in questo giro di prostituzione non è nuovo, in quanto era già stato coinvolto in un’indagine che aveva portato alla luce la trasformazione di alcuni locali notturni della capitale in luoghi di incontro a luci rosse. Le indagini hanno rivelato che, dietro le tende delle stanze con nomi evocativi di sogni e viaggi, si svolgevano atti sessuali veri e propri. Le ragazze venivano reclutate attraverso annunci di ricerca o passaparola tra amiche.

Le Interrogazioni

Le indagini hanno rivelato intercettazioni tra Di Stefano e le ragazze che lasciano poco spazio ai dubbi sulla natura delle attività svolte nell’Elite 2. Gli investigatori hanno assistito a diversi spettacoli “speciali” durante un breve periodo di tempo nel mese di dicembre. Durante una perquisizione successiva, sono stati trovati registri e note contabili che confermavano i dettagli degli incontri in privé, inclusi i nomi dei clienti, la durata dell’intrattenimento e il prezzo pattuito.

Il giudice Annalisa Marzano ha deciso di disporre il carcere per Di Stefano, considerando la recidiva e il rischio di inquinamento probatorio. Al contrario, l’80enne coinvolto ha mostrato la volontà di uscire dall’impresa contestando la gestione spregiudicata del socio di fatto. Nessuna misura è stata presa nei confronti del cassiere del locale.

La Chiusura dell’Elite 2 e le Conseguenze

La chiusura del night Elite 2 a Roma ha scosso la comunità locale e sollevato preoccupazioni sulla diffusione della prostituzione all’interno di locali notturni. Le autorità stanno lavorando per contrastare queste attività illegali e proteggere le ragazze coinvolte da sfruttamento e abusi.

La vicenda ha portato alla luce la presenza di reti di prostituzione che operano all’ombra dei locali notturni, sfruttando giovani donne in cerca di lavoro. È importante sensibilizzare l’opinione pubblica su queste pratiche illegali e fornire sostegno alle vittime di sfruttamento.

Le autorità stanno lavorando per individuare e perseguire i responsabili di queste attività illegali, garantendo che giustizia sia fatta e che le vittime vengano protette. La chiusura del night Elite 2 è un passo importante nella lotta contro la prostituzione e lo sfruttamento delle donne a Roma.

In conclusione, la chiusura del night Elite 2 a Roma per un giro di escort ha sollevato preoccupazioni sulla diffusione della prostituzione all’interno dei locali notturni della capitale. Le autorità stanno lavorando per contrastare queste attività illegali e proteggere le ragazze coinvolte da sfruttamento e abusi. È importante sensibilizzare l’opinione pubblica su queste pratiche illegali e fornire sostegno alle vittime di sfruttamento.