Ancora un passaggio di proprietà nella grande distribuzione organizzata fa tremare i sindacati. Carrefour Italia, una delle principali aziende nel settore, ha deciso di cedere un punto vendita in provincia di Roma, scatenando preoccupazioni tra i lavoratori.
Il negozio oggetto della cessione si trova in via delle Petunie nel quartiere di Collefiorito a Guidonia. Carrefour ha annunciato di aver praticamente ultimato la vendita del punto vendita alla Guidonia 2024 S.R.L., società facente parte del gruppo GROS, noto gruppo romano che gestisce diverse insegne tra cui Pewex, Ipertriscount, Sacoph, Pim e Castoro.
La vendita comporterebbe il rischio di licenziamento per ottanta dipendenti del marchio Iper La Spesa, scatenando una reazione immediata da parte dei sindacati che hanno annunciato uno sciopero in segno di protesta.
Giulia Falcucci della Fisascat ha commentato: “Non possiamo accettare né comprendere questo ennesimo disinvestimento da parte di Carrefour sul territorio. È irresponsabile e mette a rischio il futuro dei lavoratori.” La sindacalista ha sottolineato che questa cessione rappresenta un precedente preoccupante, poiché è la prima volta che Carrefour vende totalmente un ramo d’azienda anziché cederlo mantenendo i dipendenti.
Il sindacato ha dichiarato la propria determinazione nel difendere i diritti dei lavoratori e ha minacciato azioni di lotta più incisive nel caso in cui non vengano fornite rassicurazioni concrete sul futuro dei dipendenti coinvolti.
Con la cessione del supermercato a Guidonia, Roma perde un’altra iconica presenza nel settore della grande distribuzione organizzata. Quattordici supermercati si preparano a cambiare insegna, suscitando ulteriori preoccupazioni tra i sindacati che temono possibili ripercussioni anche su altre sedi della catena.
L’evento ha scatenato una serie di proteste tra i dipendenti, che hanno organizzato un sit-in di fronte a un altro supermercato Carrefour a Spinaceto, accompagnato da uno sciopero. La tensione è alta anche all’interno del circuito GS S.p.A. a Roma, con tutti i dipendenti in allerta per la possibilità di ulteriori cessioni o vendite totali di punti vendita.
La decisione di Carrefour ha suscitato timori diffusi tra i sindacati, che temono possa trattarsi di un modello destinato a ripetersi in altre sedi della catena. “Questa cessione totale lascia intendere che domani qualsiasi punto vendita potrebbe subire lo stesso trattamento. È un segnale preoccupante che ci spinge a reagire con fermezza per difendere i diritti dei lavoratori”, ha concluso Falcucci.