Papa Francesco e la Chiesa di Roma rispondono all’emergenza abitativa
La comunità del Don Orione ha inaugurato “Casa Speranza” alla Camilluccia, offrendo un tetto e un pasto caldo a 14 uomini senza dimora seguiti dai Centri di ascolto diocesani della Caritas. La struttura, situata in via Edmondo De Amicis, zona Camilluccia, è stata benedetta e inaugurata dal cardinale vicario Baldo Reina il 2 gennaio.
Un gesto di amore e speranza
Il cardinale vicario Baldo Reina ha definito l’inaugurazione di “Casa Speranza” come un “primo segno di speranza del nuovo anno”. La struttura, aperta fino alla fine di aprile, sarà gestita dalla Comunità del Don Orione insieme alla Caritas diocesana e alle parrocchie della XXXV prefettura. Gli arredi sono stati donati dall’Elemosineria apostolica.
Il direttore provinciale della casa santi apostoli Pietro e Paolo della Piccola opera della Divina Provvidenza – San Luigi Orione, don Giovanni Carollo, ha sottolineato l’importanza di instaurare un rapporto con gli ospiti, non limitandosi solo ad offrire un letto e un pasto caldo. La struttura vuole essere un focolare domestico e un segno di speranza per coloro che vi cercheranno rifugio.
Una rete di dormitori e luoghi di accoglienza
La morte di due senza dimora a Roma tra la Vigilia e Natale ha evidenziato l’urgenza di fornire luoghi di accoglienza e relazione. Con l’inaugurazione di “Casa Speranza”, la Chiesa di Roma fornisce un segnale importante per salvare vite umane e offrire conforto a coloro in difficoltà.
Simone Cocciante, coordinatore del centro di ascolto diocesano, spiega che “Casa Speranza” è un passaggio intermedio per gli ospiti, aiutandoli a ricostruire la loro vita sociale dopo un periodo difficile. Tra i volontari c’è Jorge, originario dell’Ecuador, che ha vissuto l’esperienza di essere senza dimora in passato e ora si impegna a dare una mano agli altri.
Un gesto di speranza e solidarietà
In un periodo in cui l’emergenza abitativa è sempre più pressante, l’apertura di “Casa Speranza” rappresenta un gesto di amore, speranza e solidarietà verso coloro che si trovano in situazioni di estrema vulnerabilità. La comunità del Don Orione e la Caritas diocesana dimostrano concretamente l’importanza di agire e non limitarsi alle parole, offrendo un modello di accoglienza e sostegno per coloro che ne hanno più bisogno.