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La malavita organizzata sta influenzando sempre di più il mondo del calcio, con ultras coinvolti in business illeciti e infiltrazioni della ‘ndrangheta nei traffici. Questo fenomeno, secondo il sociologo Maurizio Fiasco, ha radici lontane e si è evoluto nel tempo, passando da una competizione sportiva pacifica a un ambiente permeato da estremismo politico, violenza e malavita organizzata.

La finanziarizzazione del calcio ha contribuito ulteriormente a questo problema, con squadre quotate in borsa e un business basato non solo sulla vendita dei biglietti, ma anche sulle quotazioni delle squadre e sugli investimenti finanziari. I leader degli ultras hanno capito di avere un potere maggiore di influenzare le società calcistiche e di controllare il territorio degli stadi, incidendo sul fronte economico delle società.

La presenza della malavita organizzata nel calcio non solo porta a atti di violenza e estorsioni, ma ha anche un impatto sulle quotazioni borsistiche delle squadre e sul giro delle scommesse. Le scommesse sugli eventi sportivi influenzano pesantemente le sorti finanziarie dei club e possono condizionare anche i calciatori stessi.

Per contrastare questo fenomeno, il sociologo propone l’adozione di regole più stringenti nel calciomercato, con l’obiettivo di fermare la presenza di squadre con tutti campioni. Questo permetterebbe di garantire una maggiore equità tra i club e rendere i risultati delle partite più incerti e meno manipolabili. Inoltre, con una politica coordinata e misure tecniche adeguate, si potrebbe affrontare in modo efficace il problema della presenza della malavita organizzata nello sport.

In conclusione, è necessario agire con determinazione per proteggere l’integrità dello sport e contrastare l’influenza negativa della criminalità organizzata nel calcio. Solo attraverso regole più stringenti e un approccio coordinato si potrà preservare lo spirito sportivo e garantire un ambiente sano e sicuro per gli appassionati di calcio.