La base italiana dell’Unifil in Libano è stata attaccata da 8 razzi da 107 millimetri a Shama, nel sud del paese. Fortunatamente, non ci sono feriti poiché i razzi hanno colpito principalmente aree all’aperto e un magazzino vuoto. Tuttavia, cinque militari italiani sono attualmente sotto osservazione nell’infermeria della base per precauzione, anche se le loro condizioni sono stabili.
Al momento, le autorità stanno conducendo accertamenti per determinare da dove siano partiti i razzi e identificare i responsabili di questo attacco. Nel frattempo, l’esercito israeliano ha accusato Hezbollah di aver lanciato un razzo che ha colpito una postazione dell’Unifil nella zona di Ramyeh, nel Libano meridionale, causando feriti e danni. Secondo l’esercito israeliano, il razzo è stato lanciato da Deir Aames, come parte di una serie di attacchi da parte di Hezbollah contro Israele in quella mattina.
È preoccupante vedere un’escalation di violenza in questa regione già instabile e speriamo che le autorità riescano a individuare i responsabili di questi attacchi per prevenire ulteriori episodi simili. La sicurezza e il benessere dei militari italiani e di tutti coloro che lavorano nella missione Unifil sono una priorità e devono essere preservati a tutti i costi.