Sovraffollamento inaccettabile negli istituti per minori a Roma: l’allarme di Defence for Children
Dopo i recenti avvenimenti nelle carceri minorili in Italia tra evasioni e proteste dei detenuti, Defence for children lancia l’allarme sulle condizioni dei ragazzi negli Istituti Penali per Minorenni (IPM) a Roma. In particolare, si è verificata una rivolta a Casal del Marmo, con l’organizzazione criminale milanese coinvolta nelle azioni.
L’allarme di Defence for Children
Il direttore di Defence For Children Italia, Pippo Costella, ha commentato: “Ennesima rivolta nelle carceri minorili. Questa volta è successo a Casal Del Marmo (Roma), dove se ne contano tre nel giro di una settimana. Il problema è il fallimento di una recente politica istituzionale senza progetti capaci di garantire misure preventive e riabilitative così come prevede la legge e che ha condotto al sovraffollamento delle carceri minorili.”
Sovraffollamento e proteste a Casal del Marmo
Il sovraffollamento delle carceri minorili è stato evidenziato come una delle cause principali delle proteste nel carcere minorile di Casal Del Marmo. Si stima che attualmente vivano circa 70 ragazzi in spazi progettati per accoglierne solo 50, creando una situazione di disagio e tensione che ha portato alla bruciatura di materassi e alla barricata nella sala medica da parte dei giovani detenuti.
Crescita esponenziale della popolazione carceraria minorile
Secondo i dati rilevati dall’osservazione di Antigone e confermati da Defence For Children Italia, la popolazione carceraria minorile è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi mesi nei 17 istituti penali presenti in Italia. A fine giugno del 2023, c’erano 406 minori detenuti negli istituti penitenziari, mentre adesso sono 529 per soli 496 posti ufficialmente disponibili, risultando in un sovraffollamento del 106,65%.
Cause del sovraffollamento
Il direttore di Defence For Children Italia, Pippo Costella, ha attribuito principalmente il sovraffollamento al cosiddetto Decreto Caivano, che amplia le possibilità di custodia cautelare e limita le opportunità di applicare misure alternative al carcere. Questo approccio contrasta con quanto previsto dall’ordinamento del 1988, considerato ‘illuminato’ nel mondo, che ha dimostrato negli anni passati l’efficacia di misure preventive e riabilitative per i minori coinvolti nel sistema penale.
Appello per un approccio umanitario
Costella ha sottolineato l’importanza di considerare e ascoltare i ragazzi detenuti per garantire che qualsiasi misura adottata sia utile ed adeguata. Questo approccio umanitario e centrato sulle esigenze dei minori è fondamentale per promuovere una reale riabilitazione e reinserimento sociale, evitando situazioni di sovraffollamento e violenza nelle carceri minorili.
Conclusioni
In conclusione, il sovraffollamento nelle carceri minorili a Roma rappresenta una grave violazione dei diritti dei minori detenuti e richiede un intervento urgente da parte delle autorità competenti. Defence for Children continua a monitorare da vicino la situazione e a fornire supporto e advocacy per garantire il rispetto dei diritti e della dignità dei giovani detenuti.