Gli studenti del liceo Virgilio si impegnano per migliorare la scuola
A dieci giorni dall’inizio dell’occupazione, uno studente del liceo Virgilio, Maso Mencucci, sottolinea l’importanza di avere un tavolo di lavoro con l’Ufficio scolastico regionale per poter continuare le loro iniziative. Mencucci, portavoce della mobilitazione dell’istituto di via Giulia, riflette sulle motivazioni dietro l’occupazione e chiarisce che non si tratta di un pretesto per fare casino, ma di un vero impegno per cercare nuove soluzioni per migliorare l’esperienza scolastica. Alcuni studenti ammettono che frequentare la scuola sarebbe stato meno impegnativo rispetto all’organizzazione dell’occupazione, ma ritengono che sia un passo necessario per portare avanti le proprie idee.
La mobilitazione degli studenti del liceo Virgilio comprende diverse iniziative, tra cui la partecipazione di docenti d’eccezione come Diego Bianchi, Pietro Grasso e Fausto Bertinotti. Questi ospiti speciali vengono invitati a tenere lezioni sulla didattica alternativa, un modo per esplorare nuove modalità di insegnamento che rispecchino i desideri dei giovani. Inoltre, vengono organizzati dibattiti e incontri per confrontarsi e condividere idee sulla scuola del futuro. Gli studenti cercano di coinvolgere attivisti e esperti in vari campi, inclusi l’ex studente che ha tenuto un corso sulla psicologia dietro alla propaganda.
Una delle critiche rivolte agli studenti riguarda il barbecue in cortile che è diventato virale nelle ultime settimane. Molti hanno pensato si trattasse solo di una festa, ma per gli studenti è stato molto di più. Il barbecue è stato un momento di socialità, un’occasione per stare insieme in un ambiente rilassato e anche un modo per autofinanziare l’occupazione. Gli studenti vogliono dimostrare che l’occupazione non è solo una protesta, ma anche un modo per creare un senso di comunità e solidarietà tra di loro.
L’occupazione del liceo Virgilio dura ormai da dieci giorni, con alcune classi che hanno potuto continuare la didattica curricolare mentre altre si sono impegnate nella progettazione delle attività di cogestione. La preside Isabella Palagi sottolinea che gli studenti dimostrano con il loro coinvolgimento che è possibile pensare e vivere la scuola in modo diverso, senza necessariamente doverla occupare. Gli studenti sperano che le istituzioni competenti decidano di aprire un tavolo di lavoro con il Coordinamento autonomo romano per discutere delle loro proposte e trovare soluzioni concrete per migliorare il sistema scolastico.
L’impegno degli studenti del liceo Virgilio va oltre l’occupazione e si concentra sull’idea di una scuola più inclusiva e partecipativa. Essi cercano di coinvolgere attivamente gli studenti nelle decisioni che li riguardano, promuovendo una cultura della partecipazione e del dialogo. L’obiettivo è quello di creare un ambiente scolastico in cui gli studenti si sentano coinvolti e valorizzati, dove le loro voci siano ascoltate e prese in considerazione.
La mobilitazione degli studenti del liceo Virgilio ha suscitato un dibattito sulla natura e il significato dell’occupazione come forma di protesta e di partecipazione civica. Molti si sono espressi a favore degli studenti, riconoscendo il loro impegno e la loro determinazione nel cercare di cambiare le cose. Altri, invece, hanno criticato l’occupazione come un’azione poco costruttiva e dannosa per l’immagine della scuola.
In conclusione, gli studenti del liceo Virgilio dimostrano con la loro mobilitazione che è possibile per i giovani prendere in mano il proprio futuro e cercare di influenzare positivamente il sistema educativo. Il loro impegno e la loro determinazione sono un esempio di come i giovani possano fare la differenza e contribuire al cambiamento sociale. Speriamo che le istituzioni competenti ascoltino le loro proposte e trovino soluzioni concrete per migliorare la scuola e rendere l’esperienza educativa più significativa e gratificante per tutti gli studenti.