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Mettere un freno al proliferare dei bed and breakfast nella Capitale. Il Campidoglio sembra intenzionato a provarci, nonostante da un punto di vista legale la strada appaia piuttosto stretta. È quello che emerge dall’ultima bozza con le modifiche delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale del 2008, pronta ad arrivare in consiglio comunale per la discussione. Fontana di Trevi nel caos: accesso a numero chiuso contro l’assalto dei turisti. L’idea di un prezzo simbolico per i visitatori.

Nel testo si legge, ad esempio, che non sarà possibile frazionare gli immobili usati a uso ricettivo così da evitare di ricavare da un appartamento tanti mini alloggi per turisti. Stessa cosa, negli edifici più storici, per quanto riguarda gli accorpamenti: non sarà possibile mettere insieme case diverse per uso ricettivo. E ancora, le ville storiche o le aree di verde privato non potranno essere convertite in appartamenti destinati agli affitti brevi. Non solo. L’altra novità è il richiamo nella delibera «a un regolamento cittadino che servirà a trovare le zone sature in cui non è possibile aprire dei b&b» afferma il consigliere dem Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio e politiche abitative del Campidoglio. Un provvedimento che, aggiunge, arriverebbe «in assenza di una legge nazionale sul tema ma che abbiamo previsto insieme ai comitati di quartiere». Insomma, il Comune stringe per limitare la proliferazione di alloggi per turisti nel centro di Roma. Ma intervenire concretamente sul fenomeno non è così semplice.

Il Precedente

L’anno scorso, Firenze ad esempio ha annunciato guerra ai b&b nell’area Unesco con una variante al regolamento urbanistico. Ma la giunta del capoluogo toscano – davanti alla pioggia di ricorsi – a un certo punto ha dovuto fare marcia indietro. E allora perché replicare a Roma? Secondo l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, una differenza rispetto a Firenze sta nella legge regionale sul turismo del Lazio che consentirebbe a Roma di poter intervenire individuando specifici criteri per regolare la locazione di immobili a fini turistici, seppur con certi limiti imposti dalla tutela del diritto di proprietà e dalla libertà di iniziativa economica. Questo in attesa ovviamente che arrivino norme nazionali che diano maggiori poteri ai comuni. Per regolare il tema occorrerebbe infatti una norma dello Stato che permetta ai sindaci di poter pianificare lo sviluppo di queste attività, limitandole in alcune aree come i centri storici.

Così da avere un equilibrio fra la funzione delle attività extraalberghiere e una situazione come quella attuale che rischia di diventare, secondo molti comuni, fuori controllo. Insomma, stando così le cose, secondo il Campidoglio il margine c’è per poter emanare un suo regolamento, anche se il crinale rimane sottile. Sulla proliferazione dei b&b si è espresso di recente Alessandro Onorato, assessore al Turismo di Roma, chiedendo al governo maggiori poteri per regolarizzare i b&b, dato che oggi «nessun Comune può regolamentare il settore extra alberghiero, che però rappresenta il 96,4 per cento del settore, mentre agli hotel rimane solo il 3,4 per cento». E così «ci sono interi condomini trasformati di fatto in case vacanze, soprattutto in alcune zone della città». Con l’arrivo dei pellegrini previsti per il Giubileo (molti dei quali si fermeranno per pochi giorni, in zone centrali della città) poi la questione rischia di salire di livello.

Le Richieste di Regolamentazione

Una delle richieste formulate di recente al governo dallo stesso Onorato è quella di avere il potere di regolare la tassa di soggiorno, aumentandola ad esempio nel centro e diminuendola altrove. Intanto, però, non resta che aumentare i controllo per scovare i b&b abusivi: nonostante l’aumento dei controlli, secondo una stima del Campidoglio l’evasione della tassa di soggiorno si aggira tra i 20 e i 40 milioni annui.

Il Campidoglio è determinato a combattere il proliferare dei bed and breakfast a Roma, nonostante le sfide legali e le limitazioni imposte dalle normative attuali. Le recenti modifiche alle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale del 2008 indicano un’intenzione chiara da parte dell’amministrazione comunale di regolare la presenza sempre crescente di strutture ricettive non tradizionali nella città.

Limitazioni e Nuove Regolamentazioni

Tra le nuove regole proposte, vi è il divieto di frazionare gli immobili per creare mini alloggi per turisti, nonché l’impossibilità di accorpare distinti immobili per fini ricettivi. Le ville storiche e le aree verdi private non potranno essere convertite in appartamenti ad uso turistico a breve termine. Inoltre, si prevede l’implementazione di un regolamento che identifichi le zone sovraffollate in cui l’apertura di nuovi bed and breakfast non sarà consentita.

Il precedente di Firenze, che ha affrontato una situazione simile con le strutture ricettive nell’area Unesco, offre spunti interessanti per Roma. L’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, sottolinea le differenze normative tra le due città e la possibilità offerta dalla legge regionale sul turismo del Lazio per regolare il settore. Tuttavia, resta fondamentale l’attesa di normative nazionali che conferiscano maggiore potere ai comuni nella gestione di queste attività.

Prospettive Future

Alessandro Onorato, assessore al Turismo di Roma, ha evidenziato la necessità di una regolamentazione più efficace del settore, considerando che attualmente la maggior parte delle strutture ricettive sono bed and breakfast. Con l’arrivo di eventi come il Giubileo, che attireranno un gran numero di visitatori per brevi soggiorni, l’urgenza di regolamentare il settore diventa sempre più evidente.

Il Campidoglio si impegna a trovare soluzioni per limitare il proliferare dei bed and breakfast a Roma, anche se la strada appare complicata. Con la richiesta di maggiori poteri al governo per regolamentare la tassa di soggiorno e la necessità di individuare e contrastare i bed and breakfast abusivi, l’amministrazione comunale si prepara a fronteggiare le sfide legate al turismo nella città eterna.