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Rivoluzione a Tor Vergata: Addio ai Cassonetti dopo 10 Anni

Via i cassonetti nelle strade dove, da troppi anni, sono ancora presenti. È questa la richiesta che arriva da uno dei territori più periferici della capitale: Nuova Tor Vergata.

Impegni presi con il quartiere

“Avevamo fatto alcune promesse in campagna elettorale su Nuova Tor Vergata – ha ricordato il presidente del municipio VII Francesco Laddaga – avevamo detto che avremmo completato il piano di zona e lo stiamo facendo; avevamo dichiarato che avremmo sbloccato i lavori della chiesa e ci siamo riusciti. Poi avevamo annunciato l’intenzione di fare degli interventi nel parco e c’è, al riguardo, un progetto. La quarta promessa fatta riguardava l’ampliamento del piano di zona in tutto il quartiere”.

L’assemblea sul porta a porta

A Nuova Tor Vergata buona parte dei residenti stanno già usando i bidoncini condominiali. Ci sono però delle strade che non sono ancora servite dal servizio porta a porta. L’aspettativa generale è che possa essere esteso alle strade dove non è ancora presente. Ed il numero di residenti che, il 14 settembre, hanno preso parte alla riunione organizzata dal Comitato di quartiere con Ama ed il municipio VII, lo dimostrano.

La migrazione dei rifiuti

“Il problema è che i cassonetti rimasti in strada vengono presi di mira dai residenti che non vogliono fare il Pap e, non meno importante, dagli abitanti di comuni limitrofi. Estendendo il porta a porta – ha commentato Laddaga – contrastiamo il fenomeno della migrazione dei rifiuti”. E, d’altra parte, “è dall’inizio del mandato che il Comitato di quartiere ci sollecita a riprendere il percorso avviato nel 2014 per arrivare al Pap – ha riconosciuto l’assessora all’ambiente Estella Marino – da circa 6 mesi abbiamo avviato il lavoro assieme ad Ama che ha ripreso le attività di progettazione del servizio e svolto, con gli amministratori di condominio dove il Pap non è attivo, vari sopralluoghi”.

Un’attesa lunga 10 anni

Quali sono le strade interessate? Via Gioacchino Volpe, via Ferruccio Ulivi, via Sandro Penna, Via Marcello Gallian. In sostanza un intero quadrante, visto che il porta a porta è finora realizzato nella “parte alta” del quartiere, quella situata più a nord. Il quartiere è in effetti diviso in due per il Mancato completamento del piano di zona, cosa che non ha permesso di ultimare il collegamento viario tra due strade, viale Galvano della Volpe e via Marcello Gallian. Su quest’ultima, da cui si accede per il parco Salvator Allende, sono stati sistemati molti cassonetti stradali. Troppi secondo molti residenti. “Sono 10 anni che attendiamo il passaggio al porta a porta in tutte le strade – ha commentato Andrea Cacciani, presidente del CdQ – ben venga, quindi, la rimozione dei cassonetti che causano degrado al quartiere”.