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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha dichiarato che se l’Ucraina dovesse colpire il territorio russo con missili a lunga gittata occidentali, sarebbe considerato un atto di guerra da parte dei Paesi della NATO, degli Stati Uniti e dell’Europa contro la Russia. Questa affermazione è stata fatta durante un’intervista televisiva trasmessa dal canale Telegram del Cremlino. Putin ha sottolineato che il cambiamento della natura del conflitto porterà a decisioni appropriate in risposta alle minacce rivolte alla Russia.

La tensione tra Russia e Ucraina è in continuo aumento, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che chiede missili Atacms e Storm Shadow, di produzione americana e britannica, per colpire le linee di rifornimento dell’esercito russo e cercare di riconquistare le zone occupate. Zelensky ha denunciato un presunto crimine di guerra commesso dai russi, che hanno attaccato veicoli della Croce Rossa Internazionale in missione umanitaria nella regione del Donetsk, causando tre morti e due feriti. Questo tragico evento è stato confermato anche dal Comitato Internazionale della Croce Rossa.

Nel frattempo, gli scontri nella regione russa di Kursk, invasa dalle truppe ucraine, continuano a intensificarsi con la controffensiva lanciata da Mosca. Il Ministero della Difesa russo ha respinto quattro tentativi delle forze ucraine di attraversare il confine in una nuova area, con il supporto di bombardamenti aerei e di artiglieria. Le forze russe continuano a bombardare le truppe di riserva di Kiev nella regione di Sumy, al confine con Kursk.

Ci sono segnali che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna potrebbero dare il via libera all’Ucraina per utilizzare missili a lungo raggio contro obiettivi in profondità nel territorio russo. Questa possibilità è stata discussa durante la visita dei ministri degli Esteri Antony Blinken e David Lammy a Kiev, durante la quale è stato accennato alla fine delle restrizioni per gli ucraini. Il sostegno occidentale all’Ucraina è evidente anche nel nuovo pacchetto di aiuti britannici annunciato dal governo di Londra, che contiene “centinaia di missili” per le forze ucraine.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha avvertito che l’approvazione di Stati Uniti e Gran Bretagna per l’uso dei missili a lungo raggio da parte dell’Ucraina aumenterebbe il coinvolgimento occidentale nel conflitto e provocarebbe una reazione da parte di Mosca. Peskov ha sottolineato che la risposta russa all’uso dei missili occidentali sarà “appropriata”. Inoltre, ha indicato che la decisione di Washington e Londra è stata presa da tempo, ma verrà resa ufficiale al momento opportuno.

La situazione in Ucraina rimane critica, con le forze russe e ucraine che si scontrano in varie regioni del paese. Le vittime continuano a salire e le tensioni tra le potenze occidentali e la Russia si intensificano. La comunità internazionale è in allerta per il rischio di un conflitto su vasta scala che potrebbe avere conseguenze devastanti per la regione e per il mondo intero.