La forza della bontà: intervista a Olivero – Riflessioni su guerra, pace e speranza
Erano tempi di tempesta, di conflitti e disperazione. La guerra bussava alle porte del mondo, minacciando di stravolgere le vite di milioni di persone. E in mezzo a questa oscurità, c’era Ernesto Olivero, il fondatore del Sermig, l’Arsenale della Pace di Torino, un faro di speranza in un mare di incertezza. Attraverso le sue parole e azioni, Olivero ha cercato di trasmettere un messaggio di pace, di bene nascosto che può salvare il mondo, una luce flebile ma costante nel buio.
In una recente intervista al Sir, Olivero ha condiviso le sue riflessioni sul mondo contemporaneo, sul pericolo che minaccia la nostra esistenza e sull’importanza di non abituarci alla falsa normalità della guerra e del riarmo. Con una lucidità sorprendente, ha sottolineato come valori fondamentali come il multilateralismo e il diritto internazionale siano erosi, portando il mondo sull’orlo di un precipizio. Tuttavia, nonostante il buio che sembra avvolgere il presente, Olivero ha sottolineato l’importanza di essere luce, di agire con bontà e speranza anche nei momenti più difficili.
### La testimonianza vivente dell’Arsenale della Pace
L’Arsenale della Pace di Torino è più di un luogo fisico: è una testimonianza vivente della trasformazione che il male può subire quando incontrato con bontà e umanità. Da una fabbrica di armi che ha seminato morte e distruzione durante le guerre del Risorgimento e mondiali, è diventato un rifugio di vita e speranza. Olivero ha sottolineato come questa trasformazione debba estendersi anche alle persone, alle società, ai rapporti internazionali, evidenziando la forza disarmante della bontà.
La pace, secondo Olivero, non è solo una parola o uno slogan, ma una scelta radicata nel perdono e nella giustizia. È un impegno profondo verso coloro che hanno sofferto, un’apertura al dialogo e alla condivisione. Olivero ha riconosciuto che non tutti hanno la forza di abbracciare questa visione, ma ha sottolineato l’importanza di perseverare e condividere il cammino verso la pace.
### La speranza come motore di cambiamento
In un momento in cui il mondo sembra cullato dalla disperazione e dalla paura, Olivero ha posto la speranza come unica alternativa valida. Ha evidenziato come la speranza debba essere coltivata, alimentata e sostenuta attraverso azioni concrete e un atteggiamento proattivo di fronte alle sfide. Per Olivero, la speranza si manifesta nel prendersi cura degli altri, nel chiedersi cosa si può fare per alleviare il dolore e nel costruire un mondo migliore attraverso gesti di bontà e condivisione.
In conclusione, Olivero ha sottolineato l’importanza di non perdere mai di vista la presenza divina nel mondo, la fiducia che Dio ha nell’umanità e la responsabilità di agire per il bene comune. In un’epoca segnata dalla paura e dall’incertezza, Olivero ci invita a non lasciarci abbattere, a non dimenticare la forza della bontà che può salvare il mondo, un gesto alla volta. E in mezzo alle ombre della guerra e della disperazione, quella luce flebile, ma costante, continua a brillare.