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Papa Francesco: Un Richiamo alla Premura e alla Carità nel Servizio

Nel cuore della prima domenica di Quaresima, Papa Francesco ha condiviso un messaggio di profonda riflessione sulla premura e la generosità nel servizio. Il testo, diffuso dalla Sala Stampa Vaticana il 9 marzo 2025, ha catturato l’attenzione di migliaia di fedeli in tutto il mondo.

L’Angelus di oggi ha visto il Pontefice esprimere il suo desiderio affinché questo periodo di Quaresima sia un’opportunità di purificazione e rinnovamento spirituale. Ha enfatizzato l’importanza di crescere nella fede, nella speranza e nella carità, invitando tutti a unirsi in questo cammino di spiritualità e solidarietà.

Un Momento di Gratitudine per i Volontari

Durante la sua allocuzione, Papa Francesco ha rivolto un pensiero speciale ai volontari, che in questo Giubileo del volontariato, si dedicano con generosità agli altri. Ha ringraziato coloro che offrono il proprio tempo e le proprie capacità per aiutare i più bisognosi, definendo il volontariato come un segno di speranza in un mondo spesso dominato dal profitto e dall’interesse personale.

Il Pontefice ha condiviso un aneddoto personale toccante, rivelando di sperimentare la premura e la tenerezza del servizio durante il suo ricovero in ospedale. Ha espresso la sua gratitudine ai medici e agli operatori sanitari che si prendono cura di lui con affetto e dedizione. Questo momento di debolezza fisica ha portato Francesco a riflettere sull’importanza della vicinanza e della compassione verso coloro che soffrono, sottolineando il potere miracoloso della tenerezza nel portare conforto e speranza.

Un Appello per la Pace nel Mondo

In un mondo segnato da conflitti e sofferenze, Papa Francesco ha concluso il suo discorso con un appello accorato per la pace. Ha invocato il dono della pace in luoghi martoriati come l’Ucraina, la Palestina, Israele, il Libano, il Myanmar, il Sudan e la Repubblica Democratica del Congo. In particolare, ha manifestato la sua preoccupazione per la ripresa di violenze in alcune zone della Siria, auspicando un cessate il fuoco che rispetti tutte le componenti della società, in particolare i civili.

Mentre concludeva il suo Angelus, Papa Francesco ha ringraziato tutti coloro che lo sostengono con le loro preghiere e si è unito spiritualmente a coloro che parteciperanno agli Esercizi spirituali della Curia Romana nei prossimi giorni. Il suo messaggio di speranza, gratitudine e pace ha toccato il cuore di molti, rafforzando il suo ruolo di guida spirituale e portatore di valori umani universali.

In un mondo affannato e spesso privo di compassione, le parole del Papa risuonano come un richiamo alla premura, alla solidarietà e alla pace. Che questo messaggio possa ispirare tutti noi a tendere una mano agli altri, a condividere il nostro tempo e le nostre risorse con generosità e amore. E che possiamo continuare a invocare insieme il dono prezioso della pace, affinché possa finalmente risplendere in ogni angolo del mondo.